Columbia Threadneedle Investments

Perché la dinamica dei tassi bassi più a lungo ora potrebbe cambiare

L’ambiente che ha registrato tassi bassi più a lungo ha condizionato le scelte degli investitori: ma ora con la crescita e l’inflazione in aumento potrebbe cambiare.

7 Dicembre 2016 09:00

financialounge -  Columbia Threadneedle Investments donald Trump Mark Burgess mercati obbligazionari tassi di interesse
Se analizziamo l’andamento dei mercati delle ultime settimane saremmo portati a dire che la vittoria di Trump, a parte una iniziale (e brevissima) correzione azionaria, ha determinato un rialzo degli indici di Borsa di Wall Street (+6,1% l’S&P500 dal 9 novembre a ieri) e un drastico calo dei mercati obbligazionari (-3 per cento) i cui rendimenti (che si muovono in direzione opposta alle quotazioni) sono invece saliti di oltre mezzo punto percentuale.
E si potrebbe anche affermare che ciò sia dovuto all’effetto combinato delle aspettative sulle iniziative della prossima amministrazione Trump in tema di politiche fiscali espansive e infrastrutturali (favorevoli alle aziende e ai mercati azionari ma che fanno pressione sulla crescita dell’inflazione futura che, al contrario, ha impatti negativi sui mercati obbligazionari).

In realtà, sebbene queste considerazioni siano sostanzialmente corrette, il movimento di rialzo dei tassi del mercato obbligazionario è partito già in estate con i tassi del decennale USA saliti dall’1,3% al 2,3% e, più o meno lo stesso è accaduto anche sui mercati obbligazionari della zona euro.
“Sebbene gli impatti sulla vita sociale ed economica degli americani di una presidenza Trump sono ancora tutti da verificare, qualora le politiche della nuova amministrazione dovessero concretamente arrestare la lunga fase rialzista dei mercati obbligazionari e generare un'accelerazione della crescita e dell'inflazione, come peraltro sembrerebbe essere già stato anticipato dai mercati, allora è piuttosto probabile che la dinamica dei ‘tassi bassi più a lungo’ con la quale gli investitori hanno convissuto negli ultimi anni con cambierà” fa sapere Mark Burgess, Chief Investment Officer EMEA e Responsabile azionario globale di Columbia Threadneedle Investments secondo il quale, volendo sintetizzare al massimo, ipotizza la fine della continua compressione dei rendimenti delle obbligazioni core.

Si tratterebbe di una situazione di assoluto rilievo dal momento che tale fenomeno (la riduzione a zero e, in molti casi, sotto zero, dei rendimenti delle obbligazioni) ha costretto negli ultimi anni gli investitori a riversarsi sulle attività rischiose. Ne deriva che se la configurazione della curva dei rendimenti obbligazionari dovesse perdurare, anche la strategia d'investimento di Mark Burgess si adeguerà modificando alcune scelte di portafoglio.
Anche perché, come si domanda preoccupato lo strategist, se i tassi d'interesse dovessero aumentare sulla scia dell'accelerazione dell'inflazione, considerati gli elevati livelli di indebitamento del mondo sviluppato, sarebbe estremamente complicato trovare una soluzione sostenibile dal momento che nessun governo dei mercati sviluppati sembra in grado di sostenere cedole più alte.

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