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ETP smart beta, a novembre registrato il nuovo record mondiale

Gli ETP smart beta, costruiti su indici diversi da quelli classici a capitalizzazione, crescono in tutto il mondo:a novembre hanno raggiunto 497 miliardi di patrimonio.

4 Gennaio 2017 09:40

financialounge -  ETFGI ETP smart beta
Il patrimonio investito negli ETP (l’insieme di ETF, ETC e ETN) smart beta a livello globale ha registrato nel mese di novembre il nuovo record storico attestandosi a quota 497 miliardi di dollari.

A rivelarlo è ETFGI, società indipendente leader nella ricerca sulle tendenze nell'universo ETP a livello mondiale, secondo la quale il patrimonio complessivo degli ETP quotati in tutto il mondo valeva a fine novembre 2.635 miliardi di dollari, 2.030 dei quali in prodotti i cui sottostanti sono indici costruiti sulle capitalizzazioni di mercato.

Gli smart beta, invece, sono ETP che riflettono indici differenti rispetto a quelli tradizionali (basati sugli indici di capitalizzazione classica) bensì su indici costruiti su differenti fattori (ad esempio, in titoli azionari ad alto dividendo, oppure in azioni small e mid cap, oppure in titoli cosiddetti ‘value’, cioè sottovalutati).

Da notare che, sebbene stiano affermandosi anche in Europa e Asia, gli ETP azionari smart beta costituiscono un prodotto di successo soprattutto in Nord America: infatti, a fine novembre, il loro patrimonio negli Stati Uniti ammontava a poco meno di 445 miliardi di dollari mentre in Canada valeva 11 miliardi. Sempre a fine di novembre 2016, gli ETP azionari smart beta erano 1.179, promossi da 145 provider differenti, ed erano quotati in 37 borse in 32 paesi diversi.

Da segnalare infine che nei primi 11 mesi del 2016, il patrimonio degli ETP azionari smart beta ha registrato un incremento del 18,1% (passando da 421 a 497 miliardi di dollari), con un CAGR (Compound Annual Growth Rate, tasso annuo di crescita composto) a 5 anni del 30,6%.

Secondo gli advisor di portafoglio, il crescente successo degli ETP azionari smart beta è da ricondurre a diversi fattori tra i quali un aumento della correlazione tra le diverse asset class (azionarie, obbligazionarie, valutarie e delle materie prime) e, soprattutto, tra le borse delle diverse aree geografiche che rende ancora più cruciale investire in una piazza finanziaria con un indice che si distingue da quelli classici a capitalizzazione.

In secondo luogo, indici smart beta particolari (come quelli per esempio, costruiti sui titoli ad alto dividendo piuttosto che quelli composto da indici a bassa volatilità) consentono di prendere posizione su un mercato azionario con un profilo di rischio più efficiente.

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