BlackRock
Cosa comporta un maggiore equilibrio tra politica monetaria e fiscale
Quest’anno la Fed dovrebbe ritoccare al rialzo almeno due volte i tassi di interesse ma potrebbe farlo di più se l’economia e l’inflazione continuassero a crescere.
10 Gennaio 2017 09:27
Dopo un prolungato periodo di tempo in cui la politica monetaria ha sostenuto, praticamente da sola, il recupero dell’economia mentre la politica fiscale è stata assente, è possibile che questa dinamica possa in qualche modo invertirsi, in modo tale che la politica monetaria possa gradualmente agevolare l'efficacia di espansione fiscale?
A questa domanda Rick Rieder, Chief Investment Officer del reddito fisso globale e gestore del BGF Fixed Income Fund Global Opportunities di BlackRock, risponde che è possibile un maggiore equilibrio tra le due componenti (politica monetaria – politiche fiscali) consentendo ai mercati di essere meno spasmodicamente attenti ad ogni annuncio e discorso della Federal Reserve americana.
“Riteniamo che i responsabili politici possano adottare un approccio più equilibrato che permetta ai tassi di interesse un percorso di lenta normalizzare in un contesto più alto e più sano di crescita economica e di inflazione nel corso di quest’anno” sostiene Rick Rieder la cui tesi parte dall’analisi degli ultimi dati sul mercato del lavoro americano relativi allo scorso mese di dicembre.
I nuovi posti di lavoro non agricoli sono aumentati di 156 mila unità. Un valore che, sebbene si sia posizionato al di sotto delle attese (180.000 nuovi posti di lavoro ipotizzati dal consenso degli analisti), rappresenta comunque la conferma di un trend solido per un mercato del lavoro americano che deve essere considerato come molto vicino, se non già, in piena occupazione.
“Il tasso di disoccupazione a dicembre si è attestato al 4,72% e riteniamo che la continua forza del mercato del lavoro di quest'anno consentirà al tasso di marciare verso il 4 per cento a fine 2017, sottolineando come l'economia negli Stati Uniti sia in salute” dice Rick Rieder secondo il quale, però, il più importante elemento dei dati sul mercato del lavoro USA di dicembre è il rimbalzo dei guadagni medi orari che segnalano un aumento del 2,93% su base annua.
Per lo strategist è probabile che questa tendenza possa proseguire nel corso del 2017 considerando la piena occupazione e l’aumento di richieste in quasi tutti i settori industriali e manifatturieri. Una dinamica che offre alla Federal Reserve un contesto economico tale da giustificare almeno due aumenti dei tassi di interesse nel corso di quest’anno.
La Banca centrale americana, sebbene abbia espresso alcune incertezze circa l'impulso fiscale dei prossimi trimestri, ha registrato l’aumento della fiducia delle imprese e dei consumatori, che potrebbe tradursi in un maggiore budget di spesa delle imprese mentre i dati relativi ai consumatori acquistano vigore.
“Tutto questo potrebbe influenzare la Fed verso la possibilità di una aumento dei tassi di interesse moderatamente più aggressivo che potrebbe provocare una certa tensione sui mercati” conclude Rick Rieder.
A questa domanda Rick Rieder, Chief Investment Officer del reddito fisso globale e gestore del BGF Fixed Income Fund Global Opportunities di BlackRock, risponde che è possibile un maggiore equilibrio tra le due componenti (politica monetaria – politiche fiscali) consentendo ai mercati di essere meno spasmodicamente attenti ad ogni annuncio e discorso della Federal Reserve americana.
“Riteniamo che i responsabili politici possano adottare un approccio più equilibrato che permetta ai tassi di interesse un percorso di lenta normalizzare in un contesto più alto e più sano di crescita economica e di inflazione nel corso di quest’anno” sostiene Rick Rieder la cui tesi parte dall’analisi degli ultimi dati sul mercato del lavoro americano relativi allo scorso mese di dicembre.
I nuovi posti di lavoro non agricoli sono aumentati di 156 mila unità. Un valore che, sebbene si sia posizionato al di sotto delle attese (180.000 nuovi posti di lavoro ipotizzati dal consenso degli analisti), rappresenta comunque la conferma di un trend solido per un mercato del lavoro americano che deve essere considerato come molto vicino, se non già, in piena occupazione.
“Il tasso di disoccupazione a dicembre si è attestato al 4,72% e riteniamo che la continua forza del mercato del lavoro di quest'anno consentirà al tasso di marciare verso il 4 per cento a fine 2017, sottolineando come l'economia negli Stati Uniti sia in salute” dice Rick Rieder secondo il quale, però, il più importante elemento dei dati sul mercato del lavoro USA di dicembre è il rimbalzo dei guadagni medi orari che segnalano un aumento del 2,93% su base annua.
Per lo strategist è probabile che questa tendenza possa proseguire nel corso del 2017 considerando la piena occupazione e l’aumento di richieste in quasi tutti i settori industriali e manifatturieri. Una dinamica che offre alla Federal Reserve un contesto economico tale da giustificare almeno due aumenti dei tassi di interesse nel corso di quest’anno.
La Banca centrale americana, sebbene abbia espresso alcune incertezze circa l'impulso fiscale dei prossimi trimestri, ha registrato l’aumento della fiducia delle imprese e dei consumatori, che potrebbe tradursi in un maggiore budget di spesa delle imprese mentre i dati relativi ai consumatori acquistano vigore.
“Tutto questo potrebbe influenzare la Fed verso la possibilità di una aumento dei tassi di interesse moderatamente più aggressivo che potrebbe provocare una certa tensione sui mercati” conclude Rick Rieder.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da BlackRock