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Obbligazionario Cina, nel 2017 meglio mantenere la guardia alta

Il mercato obbligazionario della Cina, che ha visto salire i rendimenti nel 2016 tra l’1% e il 2%, resterà piuttosto volatile quest’anno e difficile da decifrare.

12 Gennaio 2017 09:53

financialounge -  cina liquidità Luke Spajic mercati emergenti mercati obbligazionari PIMCO
“Le vendite sul mercato obbligazionario locale cinese ad oggi hanno portato a rendimenti significativamente più elevati, di circa 100 punti base (+1,0%) per i titoli di Stato e 200 punti base (+2,0%) per le obbligazioni societarie, ma ci aspettiamo che i rendimenti rimangano volatili ed elevati per alcuni mesi, e che evidenti occasioni d’acquisto potrebbero non emergere per gran parte di quest'anno” fa sapere Luke Spajic, Responsabile per i mercati emergenti di PIMCO in Asia, secondo il quale, le implicazioni per gli investitori sono piuttosto semplici, alla luce delle attese perturbazioni nel mercato obbligazionario della Cina e dei deflussi di capitale in corso.

“Dal momento che la Federal Reserve alzerà i tassi di interesse degli Stati Uniti nel 2017 (ci aspettiamo da due a tre aumenti) e il renminbi cinese continuerà con ogni probabilità a diminuire, tendiamo a privilegiare le posizioni lunghe del dollaro americano contro il renminbi e le altre valute emergenti dell’Asia” spiega il portfolio manager.

La conclusione a cui giunge Luke Spajic parte dalla considerazione che la Cina stia ancora affrontando quello che gli economisti chiamano un ‘trilemma’. Si sta infatti rivelando impossibile raggiungere tre obiettivi contemporaneamente: un tasso di cambio stabile o fisso, un libero movimento di capitali e una politica monetaria indipendente. Secondo Luke Spajic, combinare condizioni finanziarie più rigide con questo ‘trilemma’ sul tavolo significa che la moneta rimarrà probabilmente una ‘valvola di sfogo’

“A breve termine, i deflussi di capitali potrebbero continuare, nonostante le restrizioni sempre più severe dell’autorità di Pechino sui movimenti di valuta. Nel corso dell'anno, il nostro scenario base prevede che il renminbi cinese possa continuare a svalutarsi nei confronti del dollaro americano dal 6% al 9%. Riteniamo, inoltre, che la People’s Bank of China (PBOC) possa consentire al cambio di fluttuare liberamente, o almeno, di allargare la sua banda di negoziazione” specifica Luke Spajic.

Ma c’è di più. Negli ultimi mesi, la PBOC ha spostato la sua attenzione politica dal promuovere la crescita al tenere sotto controllo un settore finanziario che utilizza un’elevata leva finanziaria. Di conseguenza, la liquidità complessiva è destinata a scarseggiare e i tassi di interesse locali a rimanere elevati almeno per i primi mesi di quest’anno.

“Fondamentalmente, pensiamo che i tassi più elevati avranno un effetto di smorzamento sulla crescita per il prossimo anno. La nostra previsione è di una crescita del PIL cinese tra il 6% e il 6,5% nel 2017 rispetto all'attuale 6,7%” conclude Luke Spajic.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Pimco


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