cina
Perché occorre seguire l’evoluzione del dollaro forte e del rialzo dei rendimenti USA
Un ulteriore rafforzamento del dollaro e dei tassi USA avrebbe ripercussioni negative soprattutto sui paesi agganciati al biglietto verde, in particolare sulla Cina.
8 Febbraio 2017 09:53
È indispensabile seguire con estrema attenzione tutti i possibili segnali di ulteriore rafforzamento del dollaro statunitense nonché il possibile aumento dei rendimenti americani. È questo l’avvertimento che si sente di dare Yves Longchamp, Head of Research di ETHENEA Independent Investors (Schweiz) AG, preoccupato del fatto che la forza eccessiva del biglietto verde possa gravare su gran parte dell’economia mondiale e, più in particolare, sui conti finanziari dei paesi la cui valuta è agganciata al biglietto verde.
Il manager ricorda che, mentre il conto finanziario è la parte della bilancia dei pagamenti che fa riferimento alle transazioni finanziarie internazionali, le partite correnti tengono conto dei flussi internazionali di beni e servizi.
“Gli sviluppi della bilancia dei pagamenti cinese sono un perfetto esempio di queste pressioni. Il saldo delle partite correnti cinesi è stato positivo e stabile per anni, a dimostrazione del fatto che la Cina esibisce un avanzo commerciale, ossia effettua più esportazioni che importazioni malgrado il difficile contesto macroeconomico” puntualizza Yves Longchamp rammentando come il conto finanziario di Pechino sia stato invece negativo negli ultimi anni.
Questa è la conferma, secondo il manager, degli importanti deflussi di capitale che hanno causato un calo delle riserve valutarie legato a un rafforzamento del dollaro statunitense (USD) in parallelo anche a un certo indebolimento del renminbi cinese.
Secondo Yves Longchamp, un rafforzamento della divisa americana incentiva infatti i cittadini cinesi a convertire i risparmi in dollari, una valuta forte considerata sicura. Se i deflussi di capitale non sono arginati, l’assottigliamento delle riserve in valuta estera causa in ultima istanza forti correzioni valutarie: si tratta di un rischio che potrebbe avere gravi ripercussioni sul sistema monetario globale.
Il manager ricorda che, mentre il conto finanziario è la parte della bilancia dei pagamenti che fa riferimento alle transazioni finanziarie internazionali, le partite correnti tengono conto dei flussi internazionali di beni e servizi.
“Gli sviluppi della bilancia dei pagamenti cinese sono un perfetto esempio di queste pressioni. Il saldo delle partite correnti cinesi è stato positivo e stabile per anni, a dimostrazione del fatto che la Cina esibisce un avanzo commerciale, ossia effettua più esportazioni che importazioni malgrado il difficile contesto macroeconomico” puntualizza Yves Longchamp rammentando come il conto finanziario di Pechino sia stato invece negativo negli ultimi anni.
Questa è la conferma, secondo il manager, degli importanti deflussi di capitale che hanno causato un calo delle riserve valutarie legato a un rafforzamento del dollaro statunitense (USD) in parallelo anche a un certo indebolimento del renminbi cinese.
Secondo Yves Longchamp, un rafforzamento della divisa americana incentiva infatti i cittadini cinesi a convertire i risparmi in dollari, una valuta forte considerata sicura. Se i deflussi di capitale non sono arginati, l’assottigliamento delle riserve in valuta estera causa in ultima istanza forti correzioni valutarie: si tratta di un rischio che potrebbe avere gravi ripercussioni sul sistema monetario globale.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Ethenea