Assogestioni

Fondi comuni, ora i flessibili non li vuole più nessuno

24 Febbraio 2017 11:14

financialounge -  Assogestioni fondi comuni fondi flessibili
ass="p1">I fondi flessibili, dopo le raccolte annuali record del 2015 e del 2016, da due mesi sembrano arrancare: forse potrebbero centrare le recenti scarse performance.

Cosa sta succedendo ai fondi flessibili? Se lo chiedono gli addetti ai lavori dopo aver osservato che i flussi mensili di sottoscrizioni a favore di questa tipologia di fondi, appena diffusi da Assogestioni, è in forte rallentamento da due mesi: dai 207 milioni di dicembre (su un totale di tutti i fondi di 1,2 miliardi), ai 332 milioni (a fronte però dei 5,7 miliardi registrati da tutti i fondi) di gennaio.


Sebbene si tratti solo di due mesi e, inoltre, che il saldo resta ampiamente in territorio positivo, il rallentamento ha acceso qualche spia d’allarme.


I fondi flessibili, infatti, sono stati i veri mattatori di mercato in Italia negli ultimi due anni. Nel 2015, hanno contabilizzato 51,6 miliardi (su un totale di 94,7 miliardi dell’intera industria dei fondi in Italia) mentre lo scorso anno sono riusciti a raccogliere 14,4 miliardi (a fronte dei 34,4 miliardi di tutte le categorie di fondi). Forse, anche alla luce di questi numeri, è troppo presto per parlare di crisi quanto piuttosto di una pausa fisiologica. Ma qualche analista comincia a sollevare il sospetto che possano centrare le performance.


Per quanto si tratti di fondi con caratteristiche spesso molto differenti, guardando l’andamento dell’indice di categoria si nota, in effetti, che dall’inizio del 2016 che quello dei flessibili è proprio l’indice che ha reso di meno.


Dal primo gennaio 2016 al 21 febbraio scorso, mentre l’indice dei fondi azionari si è apprezzato del +7,3%, quello dei fondi bilanciati del 2,9%, e quello dei fondi obbligazionari del 2,3%, l’indice dei fondi flessibili risulta in rialzo solo dell’1,4%.


Oltretutto, in occasione della correzione di inizio 2016 (dal primo gennaio all’11 febbraio), l’indice dei fondi flessibili registrò una perdita del 4,4%, similare a quella dei fondi bilanciati (-4,9%) ma più che doppia rispetto a quella dei fondi obbligazionari (-1,9%) a dimostrazione della loro rischiosità durante le fasi turbolente dei mercati.


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