Federal Reserve

Fed, nonostante il rialzo dei Fed funds la politica monetaria resta accomodante

Nonostante i tassi sui Fed funds siano saliti al range di riferimento tra 0,75%-1,0%, le azioni e il credito restano privilegiati rispetto alle obbligazioni governative.

16 Marzo 2017 12:10

financialounge -  Federal Reserve J.P. Morgan Asset Management Janet Yellen Maria Paola Toschi politica monetaria tassi di interesse USA
Come largamente atteso dai mercati, la Fed ha annunciato un rialzo dei tassi sui Fed funds di 0,25% portando il range di riferimento tra 0,75% - 1,00%. Le proiezioni trimestrali del FOMC (Federal Open Market Committee, l'organismo della Federal Reserve che governa i tassi di interesse americani) su crescita, inflazione, occupazioni e tassi sono rimaste sostanzialmente invariate, evidenziando il costante trend di miglioramento del momentum economico e dell’outlook fin dal meeting dello scorso dicembre.

Queste proiezioni scontano uno scenario in cui la Fed potrà procedere a ulteriori tre o quattro rialzi dei tassi nel corso dell’anno grazie alle attese di rafforzamento del momentum economico che potrebbe ulteriormente beneficiare delle misure pro-crescita della nuova amministrazione Trump e grazie ai progressi fatti nel raggiungimento dei target di inflazione e di occupazione.

“È possibile che non ci sia ancora un deciso orientamento all’interno del FOMC sul sentiero di rialzo dei tassi. Ma appare probabile che la Fed ora veda la presenza in eguale misura di rischi sia legati a un trend troppo lento di rialzo dei tassi che a uno troppo rapido” tiene a puntualizzare Maria Paola Toschi, Market Strategist di JP Morgan Asset Management, secondo la quale, ora che l’inflazione sta salendo rapidamente, questi rischi sembrano più bilanciati ed è possibile che la Fed preferisca agire con gradualità ma costanza, prima che il rialzo veloce dell’inflazione la costringa ad agire con urgenza.

Va al contempo rilevato però che, nonostante il FOMC abbia alzato il range dei Fed funds, la politica monetaria resta accomodante. Il Governatore Janet Yellen ha voluto segnalare che resta un approccio di "graduale riduzione nell’ammontare di allentamento monetario".

“Inoltre il Governatore ha dichiarato che la Fed continuerà ad usare il proprio bilancio come una possibile fonte di stabilizzazione dei mercati nel processo di rialzo dei tassi. Considerato che il livello obiettivo dei tassi della Fed sarà comunque più basso di quello considerato adeguato in passato, è possibile che il bilancio della Fed possa essere utilizzato nel corso dell’anno come un importante mezzo di stabilizzazione dei mercati calmierando il rialzo dei tassi” specifica Maria Paola Toschi.

I mercati finanziari tenderanno a reagire positivamente a questa strategia monetaria valutando che la fase di rialzo dei tassi vada a braccetto con il rafforzamento dell’economia. “Ci aspettiamo tre o quattro rialzi dei tassi nel corso dell’anno e presumibilmente in occasione dei seguenti meeting (giugno, settembre e dicembre).Questo scenario supporta ancora una propensione relativa a favore delle asset class a rischio includendo sia l’azionario che il credito rispetto alle obbligazioni governative” sostiene Maria Paola Toschi, per la quale, relativamente al contesto americano, le iniziative attese del nuovo presidente Trump inclusi una maggiore espansione fiscale, un taglio delle tasse e la riforma regolamentare, potranno contribuire ad accelerare la crescita determinando un contesto economico più favorevole ai mercati azionari e alle asset class a rischio a svantaggio delle asset class obbligazionarie governative.

Per la strategist c’è poi un altro rischio da valutare per i mercati obbligazionari. Verso la fine dell’anno la Fed dovrà valutare come procedere alla graduale riduzione dell’ammontare di titoli presenti nel suo portafoglio, un problema che potrebbe rivelarsi spinoso per le implicazioni negative sui mercati dei Treasury.

“È possibile che la Fed annunci entro la fine dell’anno che finirà di procedere al reinvestimento dei proventi dei titoli detenuti in portafoglio. In questo contesto i tassi a 10 anni sui Treasury potrebbero portarsi a fine anno in un range di 3- 3,5%” argomenta Maria Paola Toschi, che poi conclude parlando del graduale processo di rafforzamento del dollaro.

Un movimento che, secondo la strategist, potrebbe essere graduale proprio per la maggiore gradualità nei rialzi dei tassi della Fed, rispetto al passato. “Ciò potrà quindi determinare effetti sui mercati globali meno destabilizzanti che in passato soprattutto per i mercati emergenti che oggi beneficiano di una serie di venti a favore, tra cui la ripresa dei prezzi di petrolio e materie prime, che li rendono ancora una interessante opportunità di diversificazione di portafoglio sia nella componente azionaria che obbligazionaria” afferma infine Maria Paola Toschi.

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