donald Trump

Il real estate USA tira come ai tempi della bolla immobiliare

Il livello di fiducia dei costruttori ha toccato i massimi dal 2005, spinto anche dalle promesse de-regolatorie di Trump.

16 Marzo 2017 09:11

financialounge -  donald Trump fiducia imprese mutui settore edilizio USA
Si chiama NAHB/Wells Fargo Housing Market e misura il clima di fiducia dei costruttori di case americani. Sotto 50 segnala contrazione del mercato, sopra espansione. A marzo è schizzato a 71 da 65 in febbraio, toccando un livello che non si vedeva dal giugno del 2005, quando la bolla immobiliare USA era ai massimi gonfiata dai cosiddetti e famigerati mutui subprime, che sopravalutavano i valori degli immobili e soprattutto venivano concessi a persone che non davano nessuna garanzia di riuscire a ripagarli.

Ci risiamo? A differenza di allora i criteri per la concessione di un mutuo sono diventati molto più severi, sia in termini di loan to value, vale a dire quanto ti presto in percentuale del valore di mercato, sia in termini di affidabilità del mutuatario (niente mutui a chi fa di professione il madonnaro o il suonatore di strada, per capirci). La National Association of Home Builders spiega che l’ottima salute del mercato del lavoro e salari in crescita continuano a sostenere la domanda di abitazioni.

Il dato di marzo è uscito molto più forte delle attese, che puntavano a un aumento zero. È dal 2014 che l’indice segnala espansione, dopo essersi riportato sopra 50. Ma l’accelerazione di marzo è forte, 6 punti in un solo mese. Probabilmente ha giocato anche il clima mite di febbraio, che ha favorito l’apertura dei cantieri, ma sull’ottimismo deve aver pesato molto anche il fattore Trump.

Il presidente sta infatti lavorando a una serie di riforme regolamentari che dovrebbero ridurre la marea di burocrazia che oggi occorre per avere una licenza di costruzione. E, come in altri settori dell’economia, gli imprenditori non stanno ad aspettare le riforme promesse, ma cercano di anticiparle investendo per arrivare primi. La NAHB avverte che pesano comunque anche fattori negativi come il costo crescente dei materiali, la scarsità di aree edificabili e di manodopera.

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