composizione del portafoglio
Secondo trimestre, perché preferire ancora l’azionario al credito e l’obbligazionario societario ai titoli di stato
Il quadro macroeconomico resta ancora moderatamente favorevole alle azioni rispetto ai titoli di stato, con le obbligazioni societarie in una situazione intermedia.
21 Aprile 2017 10:09
Con i principali indici azionari vicini ai massimi storici, i rischi di una correzione al ribasso nei mercati possono aumentare (o anche ad esempio derivanti da shock esogeni o eventi inaspettati magari di natura politica); mentre i rendimenti attesi sono ora potenzialmente più bassi rispetto al passato.
Ecco perché gli esperti di Goldman Sachs Asset Management (GSAM) ritengono che la gestione della volatilità e del rischio di portafoglio diventi sempre più importante. Allo stesso tempo, però, i dati macroeconomici sono positivi ed in generale miglioramento. La ripresa globale è in corso ormai da circa otto anni ma, essendo stata una ripresa lenta rispetto a molti cicli economici passati, può proseguire e i dati sembrano indicare un’accelerazione: per esempio, i maggiori settori di supporto alla crescita americana negli ultimi sei mesi (dal manifatturiero ai consumi, dalla manodopera all’immobiliare) sono tutti in espansione, mentre il PMI manifatturiero globale punta ad un robusto 4.6% come tasso implicito di crescita del PIL mondiale per il 2017.
Un quadro economico in miglioramento ha spinto i mercati ad anticipare le previsioni relative al primo rialzo dei tassi da parte della BCE (basate sull’indice Morgan Stanley Months to 1st Rate Hike della zona euro) da 61 mesi a 38 mesi: una netta riduzione dei tempi, sebbene sarebbero necessari comunque oltre tre anni prima che la Banca Centrale Europea ritocchi i tassi.
Alla luce di questi elementi, l’allocazione di portafoglio di GSAM per il 2° trimestre 2017 continua a preferire l’azionario all’obbligazionario societario e a sua volta l’obbligazionario societario ai titoli di stato. In ambito azionario, gli esperti di GSAM restano positivi sui mercati emergenti e leggermente inclini al Giappone e all’Europa, mentre sono ora più neutrali sugli USA rispetto a qualche mese fa: il mercato comincia a interrogarsi sulle incertezze in merito alle iniziative che saranno effettivamente messe in campo da parte dell’amministrazione Trump.
Inoltre, osservando più da vicino le valutazioni, si può constatare come l’indice S&P500 di Wall Street si attesti, alle attuali quotazioni, oltre il novantesimo percentile della propria valutazione media storica, mentre i mercati azionari emergenti risultano relativamente convenienti. Le valutazioni fanno riferimento al rapporto prezzo/utili atteso, parametro comunemente utilizzato che rappresenta il rapporto tra il prezzo corrente e gli utili per azione attesi per i prossimi 12 mesi.
Passando all’obbligazionario governativo, i professionisti di GSAM ritengono che sia giunta la fine del trend ribassista dei tassi di interesse iniziato più di 30 anni fa, e che lo scorso anno siano stati toccati i tassi minimi di questo trend, con rendimenti in territorio negativo: minimi che potrebbero non essere più ritoccati nel prossimo futuro. La tendenza dell’inflazione a salire e la graduale accelerazione della crescita globale dovrebbero spingere ulteriormente al rialzo i tassi del mercato obbligazionario. Gli esperti di GSAM rivelano di essere sottopesati sui tassi USA e neutrali su quelli di Giappone e Europa (in entrambe le aree l’inflazione rimane ben al di sotto del livello obiettivo delle banche centrali, e sia la BCE che la BoJ resteranno quindi accomodanti nelle loro politiche monetarie).
Sull’obbligazionario societario, invece, GSAM è relativamente neutrale sui titoli investment grade (sia area euro che Stati Uniti), con una preferenza per i titoli con rating più basso. Infine, gli esperti di GSAM sono moderatamente positivi sul segmento dei titoli ad alto rendimento (high yield), all’interno del quale ricercano valore concentrandosi su opportunità idiosincratiche che possono beneficiare di un contesto macroeconomico favorevole e un prolungamento di questa fase finale del ciclo del credito, mentre i livelli di insolvenza rimangono molto bassi.
Per ascoltare l’opinione degli esperti di GSAM sul quadro economico e le opportunità di investimento per il secondo trimestre: Market Know-How 2T 2017.
ARTICOLO AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONISTI E QUALIFICATI.
Tutti gli investimenti comportano dei rischi, tra cui la possibile perdita del capitale. Le opinioni espresse sono quelle dell’autore/autori alla data di pubblicazione del documento e possono variare in qualsiasi momento a causa di cambiamenti del mercato o delle condizioni economiche. Tutte le informazioni concernenti, i rendimenti attesi e le prospettive di mercato si basano sui risultati della ricerca, delle analisi e delle opinioni dell’autore/autori. Pertanto, talune conclusioni sono anche di natura speculativa e potrebbero quindi non realizzarsi. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Tutti gli investimenti comportano rischi, tra cui la possibile perdita del capitale.
Ecco perché gli esperti di Goldman Sachs Asset Management (GSAM) ritengono che la gestione della volatilità e del rischio di portafoglio diventi sempre più importante. Allo stesso tempo, però, i dati macroeconomici sono positivi ed in generale miglioramento. La ripresa globale è in corso ormai da circa otto anni ma, essendo stata una ripresa lenta rispetto a molti cicli economici passati, può proseguire e i dati sembrano indicare un’accelerazione: per esempio, i maggiori settori di supporto alla crescita americana negli ultimi sei mesi (dal manifatturiero ai consumi, dalla manodopera all’immobiliare) sono tutti in espansione, mentre il PMI manifatturiero globale punta ad un robusto 4.6% come tasso implicito di crescita del PIL mondiale per il 2017.
Un quadro economico in miglioramento ha spinto i mercati ad anticipare le previsioni relative al primo rialzo dei tassi da parte della BCE (basate sull’indice Morgan Stanley Months to 1st Rate Hike della zona euro) da 61 mesi a 38 mesi: una netta riduzione dei tempi, sebbene sarebbero necessari comunque oltre tre anni prima che la Banca Centrale Europea ritocchi i tassi.
Alla luce di questi elementi, l’allocazione di portafoglio di GSAM per il 2° trimestre 2017 continua a preferire l’azionario all’obbligazionario societario e a sua volta l’obbligazionario societario ai titoli di stato. In ambito azionario, gli esperti di GSAM restano positivi sui mercati emergenti e leggermente inclini al Giappone e all’Europa, mentre sono ora più neutrali sugli USA rispetto a qualche mese fa: il mercato comincia a interrogarsi sulle incertezze in merito alle iniziative che saranno effettivamente messe in campo da parte dell’amministrazione Trump.
Inoltre, osservando più da vicino le valutazioni, si può constatare come l’indice S&P500 di Wall Street si attesti, alle attuali quotazioni, oltre il novantesimo percentile della propria valutazione media storica, mentre i mercati azionari emergenti risultano relativamente convenienti. Le valutazioni fanno riferimento al rapporto prezzo/utili atteso, parametro comunemente utilizzato che rappresenta il rapporto tra il prezzo corrente e gli utili per azione attesi per i prossimi 12 mesi.
Passando all’obbligazionario governativo, i professionisti di GSAM ritengono che sia giunta la fine del trend ribassista dei tassi di interesse iniziato più di 30 anni fa, e che lo scorso anno siano stati toccati i tassi minimi di questo trend, con rendimenti in territorio negativo: minimi che potrebbero non essere più ritoccati nel prossimo futuro. La tendenza dell’inflazione a salire e la graduale accelerazione della crescita globale dovrebbero spingere ulteriormente al rialzo i tassi del mercato obbligazionario. Gli esperti di GSAM rivelano di essere sottopesati sui tassi USA e neutrali su quelli di Giappone e Europa (in entrambe le aree l’inflazione rimane ben al di sotto del livello obiettivo delle banche centrali, e sia la BCE che la BoJ resteranno quindi accomodanti nelle loro politiche monetarie).
Sull’obbligazionario societario, invece, GSAM è relativamente neutrale sui titoli investment grade (sia area euro che Stati Uniti), con una preferenza per i titoli con rating più basso. Infine, gli esperti di GSAM sono moderatamente positivi sul segmento dei titoli ad alto rendimento (high yield), all’interno del quale ricercano valore concentrandosi su opportunità idiosincratiche che possono beneficiare di un contesto macroeconomico favorevole e un prolungamento di questa fase finale del ciclo del credito, mentre i livelli di insolvenza rimangono molto bassi.
Per ascoltare l’opinione degli esperti di GSAM sul quadro economico e le opportunità di investimento per il secondo trimestre: Market Know-How 2T 2017.
ARTICOLO AD USO ESCLUSIVO DEGLI INVESTITORI PROFESSIONISTI E QUALIFICATI.
Tutti gli investimenti comportano dei rischi, tra cui la possibile perdita del capitale. Le opinioni espresse sono quelle dell’autore/autori alla data di pubblicazione del documento e possono variare in qualsiasi momento a causa di cambiamenti del mercato o delle condizioni economiche. Tutte le informazioni concernenti, i rendimenti attesi e le prospettive di mercato si basano sui risultati della ricerca, delle analisi e delle opinioni dell’autore/autori. Pertanto, talune conclusioni sono anche di natura speculativa e potrebbero quindi non realizzarsi. I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri. Tutti gli investimenti comportano rischi, tra cui la possibile perdita del capitale.