Elezioni in Europa, i rischi maggiori in Italia e in Francia

“Attualmente non abbiamo esposizione diretta all'Italia in nessuno dei nostri portafogli. Tuttavia, se un paese europeo dovesse abbandonare l'euro o la UE creerebbe notevoli implicazioni sugli altri paesi del Vecchio Continente e susciterebbe numerose domande circa la stabilità delle strutture economiche e finanziari europee per non parlare del valore dei contratti denominati in euro con le controparti straniere” fa sapere Sudhir Roc-Sennett, Senior Portfolio Advisor della boutique Quality Growth di Vontobel AM, commentando i possibili impatti delle prossime elezioni europee nelle quali intravede i rischi maggiori in Italia e in Francia.

Secondo il manager, qualora il Movimento Cinque Stelle (M5S), che si è contraddistinto come strenuo antagonista alla corruzione e anti euro, vincesse le prossime elezioni politiche un referendum sull’euro potrebbe essere vicino in Italia. D’altra parte, Sudhir Roc-Sennett ricorda che si tratta di un giovane partito con una storia molto limitata di governance e con il lavoro finora svolto al comune di Roma molto criticato.

Passando alla Francia, pur mettendo in conto una possibile vittoria di Marine Le Pen alle presidenziali, Sudhir Roc-Sennett consiglia di ripassare le regole costituzionali francesi che impongono di cambiare la Costituzione se il paese volesse cambiare la UE. In ogni caso, al di là delle questioni tecniche necessarie per ottenere un referendum, l'esito di una consultazione popolare in Francia sembra improbabile che possa finire con un 'Frexit' (uscita delle Francia dall’Unione Europea). Infatti, un sondaggio nel luglio 2016 ha indicato che il 67% degli elettori voterebbe per rimanere all'interno dell'UE mentre un altro sondaggio, tenutosi nel marzo 2016 per il quotidiano Le Figaro, ha mostrato che il 72% degli elettori francesi avrebbe votati contro l'uscita dall'euro.