Carlo Benetti
Perché il fattore più importante nell’investimento è il metodo
Il metodo, in combinazione con il corretto orizzonte temporale e una adeguata diversificazione, consente di affrontare nel tempo l’imprevedibilità dei mercati.
27 Aprile 2017 09:38
Nel 250esimo numero dell’Alpha e il Beta del 24 aprile, Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR ha esposto i primi commenti al risultato elettorale francese e qualche considerazione sui primi cinque anni di pubblicazione della newsletter di GAM Italia, caratterizzata da specifici tratti distintivi che ne hanno plasmato e guidato i contenuti fino a oggi: commenti allo scenario, raccomandazioni di metodo, valutazioni delle prospettive di investimento.
“Ciò che resta fuori, per quanto possibile, è il gioco delle previsioni, nella convinzione che metodo e orizzonte temporale adeguato facciano premio sui tentativi di previsione, quand’anche venissero azzeccati” specifica Carlo Benetti, ricordando come, mentre gli scenari cambiano continuamente con le insidie e le sorprese sempre pronte a sbucare dietro l’angolo, i buoni consigli resistono all’imprevedibilità dei mercati: efficiente diversificazione, adeguato orizzonte temporale, un esperto di fiducia con cui confrontarsi e con l’aiuto del quale difendersi dalle insidie delle proprie emozioni.
E, dal momento che il denaro facile non esiste e che le promesse di rendimenti elevati a basso rischio sono le più pericolose di tutte, il metodo è il fattore più importante nell’investimento, da abbinare all’orizzonte temporale il cui arco di tempo adeguato dipende dalla rischiosità dell’investimento, dalle prospettive dell’investitore e, soprattutto, dalla sua pianificazione finanziaria, costruita sui “conti mentali” per cui obiettivi diversi sono serviti da strumenti finanziari diversi.
“L’altro caposaldo del metodo è l’importanza della diversificazione, uno straordinario approccio che consente di approfittare dei benefici della direzionalità e, nello stesso tempo, di proteggersi dai suoi rischi” sottolinea Carlo Benetti che conclude con un ultimo accorgimento che merita essere ricordato quando si parla di metodo: “Si tratta di sapere che ci sono le cose che sappiamo, ci sono cose che non sappiamo, ma ci sono anche cose che non sappiamo di non sapere”. Come dire che è sano e corretto tenere a bada l’eccesso di fiducia nelle proprie capacità di giudizio, sforzandosi di confrontare le proprie idee con quelle di altri, meglio se con un esperto di fiducia.
“Ciò che resta fuori, per quanto possibile, è il gioco delle previsioni, nella convinzione che metodo e orizzonte temporale adeguato facciano premio sui tentativi di previsione, quand’anche venissero azzeccati” specifica Carlo Benetti, ricordando come, mentre gli scenari cambiano continuamente con le insidie e le sorprese sempre pronte a sbucare dietro l’angolo, i buoni consigli resistono all’imprevedibilità dei mercati: efficiente diversificazione, adeguato orizzonte temporale, un esperto di fiducia con cui confrontarsi e con l’aiuto del quale difendersi dalle insidie delle proprie emozioni.
E, dal momento che il denaro facile non esiste e che le promesse di rendimenti elevati a basso rischio sono le più pericolose di tutte, il metodo è il fattore più importante nell’investimento, da abbinare all’orizzonte temporale il cui arco di tempo adeguato dipende dalla rischiosità dell’investimento, dalle prospettive dell’investitore e, soprattutto, dalla sua pianificazione finanziaria, costruita sui “conti mentali” per cui obiettivi diversi sono serviti da strumenti finanziari diversi.
“L’altro caposaldo del metodo è l’importanza della diversificazione, uno straordinario approccio che consente di approfittare dei benefici della direzionalità e, nello stesso tempo, di proteggersi dai suoi rischi” sottolinea Carlo Benetti che conclude con un ultimo accorgimento che merita essere ricordato quando si parla di metodo: “Si tratta di sapere che ci sono le cose che sappiamo, ci sono cose che non sappiamo, ma ci sono anche cose che non sappiamo di non sapere”. Come dire che è sano e corretto tenere a bada l’eccesso di fiducia nelle proprie capacità di giudizio, sforzandosi di confrontare le proprie idee con quelle di altri, meglio se con un esperto di fiducia.