Responsabilità sociale delle imprese, perché viene redatto un report CSR

Le ragioni in base alle quali determinate aziende redigono un report CSR (Corporate Social Responsibility). Oppure sapere se chi rendiconta la CSR coincide con chi la mette in pratica. O, ancora, verificare se chi adotta la rendicontazione CSR più tardi sia meno ‘responsabile’ rispetto a chi lo faccia prima.

Sono alcuni dei punti approfonditi da uno studio pubblicato dalla Lse Business Review (“Firms adopt corporate social responsibility for complex reasons”), che ha rivelato quanto siano eterogenei gli approcci alla CSR da parte delle imprese. Un’analisi condotta su 80 aziende finlandesi, 76 delle quali (ovvero il 95% del totale) sono impegnate in pratiche di CSR, ma solo 46 sono attive anche nel reporting.

Dall’analisi emerge per esempio che non necessariamente i pionieri della rendicontazione della CSR sono anche i migliori nell’implementazione di questo approccio. Anzi, spesso chi arriva tardi nel redigere il CSR report potrebbe persino essere più “genuino” rispetto a coloro che adottano la contabilizzazione CSR da subito ( ‘early adopter’): potrebbe, per esempio, avere un business già strategicamente allineato ai temi della sostenibilità e non sentire la necessità di rendicontare su di esso.

Tra gli altri punti emersi, si nota che la maggior parte delle società non raggiunge gli obiettivi che si era prefissa con la CSR e con il report di sostenibilità, ma, nonostante questo, continua a pubblicare la disclosure per cercare di raggiungere determinati obiettivi. I cinque principali dei quali sono, nell’ordine:

• aiutare a gestire meglio l’immagine aziendale;


• aumentare la soddisfazione del cliente;


• soddisfare le aspettative degli azionisti;


• creare soluzioni / applicazioni di sostenibilità aziendale;


• ottenere risparmi sui costi.