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L’importanza di un consulente anche in campo immobiliare

Con i mutui a tasso variabile e con le surroghe è possibile risparmiare sulle rate: un consulente di fiducia permette di sfruttare le diverse occasioni di mercato.

24 Maggio 2017 09:29

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Secondo un rapporto pubblicato lo scorso mese da un importante istituto di credito americano, i proprietari di abitazione le cui rate del mutuo a tasso variabile sono diminuite negli ultimi anni grazie al consistente ribasso dei tassi, hanno incrementato i loro acquisti: in media, le spese tramite carte di credito sono aumentate del 15% rispetto alla loro media precedente.

E questa è una buona notizia per l’economia a stelle e strisce che si basa molto proprio sui consumi. Peccato, però, che, sempre secondo il rapporto, i proprietari di abitazione con prestiti a tasso variabile che hanno risparmiato denaro tra il 2010 e il 2012 non solo hanno peso più di quanto i tassi siano scesi ma lo hanno fatto anche in anticipo. I ricercatori hanno scoperto che i proprietari di abitazione hanno speso il 9% in più rispetto ai risparmi previsti per le rate di mutuo da pagare: la differenza tra quello che hanno effettivamente risparmiato e quanto hanno speso in più è di circa il 4%. E adesso, che i tassi di interesse si stanno gradualmente riportando in alto potrebbero avere qualche problema di sostenibilità nella restituzione puntuale del proprio debito.

Quanto accaduto negli Stati Uniti deve far riflettere anche le famiglie italiane. Infatti, anche nel nostro paese ci sono famiglie che stanno risparmiando sulla rata del mutuo a tasso variabile (per il ribasso dei tassi) o grazie alla surroga (che consente di trasferire il mutuo residuo da una banca ad un’altra usufruendo di un tasso molto più conveniente). Famiglie che devono decidere come destinare quel risparmio, soprattutto se si tratta di somme non indispensabili al bilancio mensile.

Per esempio se si fosse sottoscritto un mutuo nel 2005 da 150 mila euro per un immobile del valore di 300 mila euro a tasso fisso pagando una rata mensile di 900 euro, resterebbe un capitale residuo da rimborsare di 122 mila euro: chiedendo una surroga con un mutuo a tasso fisso del 2,2% per i prossimi 18 anni si pagherebbero solo 650 euro al mese, con un risparmio di 250 euro al mese.

Affidandosi ad un consulente finanziario di fiducia, è possibile sfruttare le sue competenza per destinare questo risparmio mensile all’interno di una corretta pianificazione finanziaria o pensionistica che sia capace di cogliere le opportunità di mercato nel medio lungo termine e di colmare gli eventuali gap in campo previdenziale.

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