Fondi, nonostante il boom dei PIR sono gli obbligazionari i più richiesti

Mentre Assogestioni la scorsa settimana ha alzato il velo sui Piani individuali di risparmio (PIR) annunciando che hanno raccolto già 1,1 miliardi di euro nel primo trimestre 2017, i dati della raccolta netta dei fondi in aprile non lasciano dubbi: sono gli obbligazionari la categoria di fondi più gettonata dagli italiani.

Ad aprile, infatti, dei 7,1 miliardi di euro di raccolta netta dei fondi ben 3,4 miliardi sono affluiti nelle casse dei prodotti ad indirizzo obbligazionario (all’interno dei quali, almeno per ora, figurano pochissimi PIR) che hanno quindi distanziato in modo significativo tutte le altre categorie: dai fondi flessibili (1,6 miliardi) ai bilanciati (1,3 miliardi), dai fondi monetari (466 milioni) a quelli azionari (422 milioni).

In totale, l’industria italiana del risparmio gestito ha contabilizzato 9 miliardi di raccolta netta: vanno infatti aggiunti 1,9 miliardi frutto delle adesioni alle gestioni di portafoglio che, tuttavia, hanno registrato una forte contrazione (da 4,9 a 1,9 miliardi). In particolare sono state le gestioni per investitori istituzionali a veder scendere il saldo positivo mensile (dai 4,31 miliardi di marzo agli 1,61 miliardi di aprile), mentre le gestioni patrimoniali per retail sono calate in modo un po’ meno evidente (da 599 a 290 milioni).

Tornando ai fondi comuni, vale la pena ricordare che ad aprile il patrimonio complessivo dei fondi di diritto estero ammontava a 698,2 miliardi (pari al 74% del mercato) contro i 244,9 miliardi dei fondi di diritto italiano (il cui market share era al 26%).