Asia

Azionario Asia, solo per Taiwan vale il detto ‘Sell in May and go away’

A differenza degli altri listini azionari asiatici, l’indice MSCI Taiwan ha fornito un rendimento mediano pari a -6% nei mesi che vanno da maggio a ottobre.

26 Maggio 2017 09:35

financialounge -  Asia King Fuei Lee mercati azionari Robin Parbrook Schroders taiwan
Chi non ha mai sentito ripetere il detto popolare Sell in May and go away? Si tratta di quel modo di dire secondo il quale durante i mesi da maggio a ottobre si sono verificati rendimenti nei mercati azionari più bassi rispetto agli altri mesi dell’anno. Di conseguenza, gli investitori farebbero meglio vendere le azioni e tenersi liquidi, prima di tornare sul mercato a novembre.

A supporto di questa tesi, ci sono una serie di studi accademici come, per esempio, un paper pubblicato dall’American Economic Review nel 2002 che trovò effettivamente prova di questo effetto stagionale.

“Gli autori Sven Bouman e Ben Jacobsen hanno investigato su 37 diversi mercati nel periodo 1970-1998, e hanno scoperto che 36 dei Paesi presi in considerazione hanno mostrato evidenza di questo effetto ‘sell in May’” fanno sapere Robin Parbrook, Head of Asia ex Japan Equities, e King Fuei Lee, Head of Asia Equities di Schroders, secondo i quali, tuttavia, i dati sembravano essere meno incisivi per quanto riguarda i mercati dell’area Asia-Pacifico.

In base ai calcoli elaborati dagli esperti di Schroders, nel periodo 1990-2016 il mercato Asia ex-Giappone ha di norma generato un rendimento mediano pari a +2,8% nei mesi che vanno da maggio a ottobre, con rendimenti positivi in 17 sui 27 periodi considerati (circa il 63% dei casi). In un caso specifico, a Hong Kong, si nota addirittura un effetto decisamente contrario al detto popolare, con un rendimento mediano pari al +8,1% e rendimenti positivi in 19 dei periodi considerati (cioè oltre 70% delle situazioni).

Al contrario, emerge un’eccezione: Taiwan. Infatti, nel periodo 1990-2016, l’indice MSCI Taiwan ha registrato un rendimento mediano negativo (pari al -6%) nei mesi che vanno da maggio a ottobre, con rendimenti positivi raggiunti soltanto in 10 dei 27 anni considerati (37% dei casi). Più in particolare, i mesi di maggio, giugno, luglio e agosto hanno storicamente prodotto rendimenti negativi, con cifre particolarmente brutte per maggio e agosto.

“Abbiamo iniziato ad aggiornare i nostri indicatori sulle valutazioni dei listini taiwanesi: dopo un rally del +38%, il mercato sembra al momento molto meno attraente” rivelano Robin Parbrook e King Fuei Lee.

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