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Idee di investimento – Azioni – 05 giugno 2017
5 Giugno 2017 09:33
eniamo importante che i fondamentali soddisfino le aspettative, soprattutto in considerazione delle attuali valutazioni complessive sulle azioni” puntualizzano nell’articolo “Mercati azionari, ora l’ottimismo deve trasformarsi in fiducia” i professionisti di Goldman Sachs Asset Management (GSAM), che rivelano di essere ancora positivi sugli Stati Uniti anche se le sfide legislative potrebbero rallentare il ritmo di attuazione delle politiche a supporto della crescita. “Abbiamo un’opinione più rialzista per quanto riguarda l’Europa rispetto allo scorso trimestre, in forza del miglioramento degli utili e della potenziale diminuzione del rischio politico. Continuiamo a ritenere che la dinamica economica andrà a sostenere le azioni dei mercati emergenti e ci manteniamo ottimisti sui fondamentali delle società in Giappone” concludono gli esperti di GSAM.
Restando sui dati, quelli dell’ultimo trimestre hanno fatto segnare il record da 10 anni a questa parte mentre la leva operativa delle società europee potrebbe trasformarsi da ostacolo in vantaggio per gli investitori nel contesto di lieve reflazione previsto nel prossimo futuro. “Sembra inoltre esserci una notevole domanda potenziale di azioni europee, dopo anni di deflussi, soprattutto da parte di investitori asiatici e statunitensi che hanno disertato la regione all’indomani della crisi greca” fanno sapere nell’articolo “Una congiuntura più favorevole agli investimenti azionari” Toby Nangle, Responsabile Multi-Asset EMEA e Maya Bhandari, Gestore di portafoglio Multi-Asset di Columbia Threadneedle Investments. Secondo i due manager, i diversi fattori macro economici e legati ai fondamentali concorrono a delineare una congiuntura più favorevole agli investimenti in cui una predilezione verso le azioni dovrebbe apportare benefici ai portafogli: di conseguenza Toby Nangle e Maya Bhandari, hanno rivisto al rialzo il loro giudizio sulle azioni portandolo da neutrale a favorevole, in considerazione del minore rischio politico e degli sviluppi positivi sul fronte degli utili.
A detta dei professionisti di Amundi, i confronti annuali, in termini di profitti aziendali saranno agevolati fino alla fine del terzo trimestre del 2017: un aspetto che dovrebbe contribuire a sostenere i mercati azionari fino ad allora. “Dal momento che le azioni americane sono particolarmente costose, individuare i premi di rischio degli altri mercati azionari rispetto a quello americano (ovvero la convenienza degli altri listini) rimane per ora una strategia vincente, sebbene l’estate sia di solito un periodo pieno di sorprese” puntualizzano nell’articolo “Mercati azionari, l’effetto traino utili aziendali durerà fino al terzo trimestre” gli esperti di Amundi.
Intanto Andrew Harmstone, Managing Director di Morgan Stanley IM, segnala che nel settore dell’energia, che contribuisce per il 6% al PIL mondiale, è in atto una transizione in grado di trasformare i fattori ESG in spinta per la crescita. “Il modello di produzione dell’energia sta per cambiare radicalmente. Quando si verificano rivoluzioni tecnologiche di questa natura, come il passaggio dalle carrozze trainate dai cavalli alle automobili, il fenomeno può essere rapido e violento” commenta nell’articolo “Fattori ESG, un importante propulsore della crescita economica” Andrew Harmstone, secondo il quale quelli che stiamo osservando sono solo i primi soffi di quel vento di distruzione creatrice che prevedibilmente rivoluzionerà l’intero settore dell’energia, demolendo settori obsoleti e creandone di nuovi e più ecocompatibili. È ancora presto per poter trarre delle conclusioni, tuttavia, la transizione in atto dovrebbe trasformare la componente “ambientale” dei fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) in un importante propulsore della crescita economica.
A proposito di crescita a livello globale. La forza economica e politica di Cina e India tenderà a crescere ulteriormente nei prossimi anni, sebbene con importanti differenze tra un paese e l’altro. “Il momentum per India, Cina e gli altri paesi della regione resta favorevole, proseguono gli investimenti domestici e il ‘catching up’ tecnologico, i capitali stranieri continuano ad arrivare in investimenti diretti” specifica nell’articolo “Cina e India, due colossi per l’investimento di lungo termine in Asia” Carlo Benetti precisando che l’investitore può scegliere come cavalcare questo trend. Può optare tra strumenti specializzati focalizzati sui singoli paesi, per approfittare al meglio di questa fase positiva, oppure sposare la regola aurea della diversificazione, scegliendo strumenti che investano contemporaneamente in India, Cina e le altre economie dell’Asia.
Infine, per chi fosse alla ricerca di un settore con buone potenzialità di recupero nei prossimi anni spunta l’healthcare che, penalizzato negli ultimi due anni dai rumors della campagna elettorale USA, conta ora sulla spinta dei fondamentali, di biotech e biopharma. “All’interno del settore abbiamo fiducia nei confronti del biotech, per lo spirito fortemente innovativo di tale segmento. Cerchiamo infatti di separare l’attenzione specifica sull’innovazione e l’esposizione al megatrend del settore”, precisa nell’articolo “Settore healthcare, grazie a biotech e biopharma è pronto a ripartire” Mirjam Heeb, che poi rivela un altro segmento nel quale ha fiducia: il biopharma. “Si tratta di un ambito il cui ciclo d’investimento diventa commercialmente sostenibile solo dopo 10 anni, in seguito ad un lungo processo di ricerca e sviluppo. I prodotti vengono lanciati ed entrano poi nella fase di espansione” conclude Mirjam Heeb.
Restando sui dati, quelli dell’ultimo trimestre hanno fatto segnare il record da 10 anni a questa parte mentre la leva operativa delle società europee potrebbe trasformarsi da ostacolo in vantaggio per gli investitori nel contesto di lieve reflazione previsto nel prossimo futuro. “Sembra inoltre esserci una notevole domanda potenziale di azioni europee, dopo anni di deflussi, soprattutto da parte di investitori asiatici e statunitensi che hanno disertato la regione all’indomani della crisi greca” fanno sapere nell’articolo “Una congiuntura più favorevole agli investimenti azionari” Toby Nangle, Responsabile Multi-Asset EMEA e Maya Bhandari, Gestore di portafoglio Multi-Asset di Columbia Threadneedle Investments. Secondo i due manager, i diversi fattori macro economici e legati ai fondamentali concorrono a delineare una congiuntura più favorevole agli investimenti in cui una predilezione verso le azioni dovrebbe apportare benefici ai portafogli: di conseguenza Toby Nangle e Maya Bhandari, hanno rivisto al rialzo il loro giudizio sulle azioni portandolo da neutrale a favorevole, in considerazione del minore rischio politico e degli sviluppi positivi sul fronte degli utili.
A detta dei professionisti di Amundi, i confronti annuali, in termini di profitti aziendali saranno agevolati fino alla fine del terzo trimestre del 2017: un aspetto che dovrebbe contribuire a sostenere i mercati azionari fino ad allora. “Dal momento che le azioni americane sono particolarmente costose, individuare i premi di rischio degli altri mercati azionari rispetto a quello americano (ovvero la convenienza degli altri listini) rimane per ora una strategia vincente, sebbene l’estate sia di solito un periodo pieno di sorprese” puntualizzano nell’articolo “Mercati azionari, l’effetto traino utili aziendali durerà fino al terzo trimestre” gli esperti di Amundi.
Intanto Andrew Harmstone, Managing Director di Morgan Stanley IM, segnala che nel settore dell’energia, che contribuisce per il 6% al PIL mondiale, è in atto una transizione in grado di trasformare i fattori ESG in spinta per la crescita. “Il modello di produzione dell’energia sta per cambiare radicalmente. Quando si verificano rivoluzioni tecnologiche di questa natura, come il passaggio dalle carrozze trainate dai cavalli alle automobili, il fenomeno può essere rapido e violento” commenta nell’articolo “Fattori ESG, un importante propulsore della crescita economica” Andrew Harmstone, secondo il quale quelli che stiamo osservando sono solo i primi soffi di quel vento di distruzione creatrice che prevedibilmente rivoluzionerà l’intero settore dell’energia, demolendo settori obsoleti e creandone di nuovi e più ecocompatibili. È ancora presto per poter trarre delle conclusioni, tuttavia, la transizione in atto dovrebbe trasformare la componente “ambientale” dei fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) in un importante propulsore della crescita economica.
A proposito di crescita a livello globale. La forza economica e politica di Cina e India tenderà a crescere ulteriormente nei prossimi anni, sebbene con importanti differenze tra un paese e l’altro. “Il momentum per India, Cina e gli altri paesi della regione resta favorevole, proseguono gli investimenti domestici e il ‘catching up’ tecnologico, i capitali stranieri continuano ad arrivare in investimenti diretti” specifica nell’articolo “Cina e India, due colossi per l’investimento di lungo termine in Asia” Carlo Benetti precisando che l’investitore può scegliere come cavalcare questo trend. Può optare tra strumenti specializzati focalizzati sui singoli paesi, per approfittare al meglio di questa fase positiva, oppure sposare la regola aurea della diversificazione, scegliendo strumenti che investano contemporaneamente in India, Cina e le altre economie dell’Asia.
Infine, per chi fosse alla ricerca di un settore con buone potenzialità di recupero nei prossimi anni spunta l’healthcare che, penalizzato negli ultimi due anni dai rumors della campagna elettorale USA, conta ora sulla spinta dei fondamentali, di biotech e biopharma. “All’interno del settore abbiamo fiducia nei confronti del biotech, per lo spirito fortemente innovativo di tale segmento. Cerchiamo infatti di separare l’attenzione specifica sull’innovazione e l’esposizione al megatrend del settore”, precisa nell’articolo “Settore healthcare, grazie a biotech e biopharma è pronto a ripartire” Mirjam Heeb, che poi rivela un altro segmento nel quale ha fiducia: il biopharma. “Si tratta di un ambito il cui ciclo d’investimento diventa commercialmente sostenibile solo dopo 10 anni, in seguito ad un lungo processo di ricerca e sviluppo. I prodotti vengono lanciati ed entrano poi nella fase di espansione” conclude Mirjam Heeb.
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