brasile
Perché i bond emergenti in valuta locale sono particolarmente interessanti
Le obbligazioni dei paesi emergenti in valuta locale dovrebbero registrare buone performance, in particolare le emissioni di Messico, Brasile, Russia e India.
13 Giugno 2017 12:17
“In un contesto di graduali rialzi dei tassi accompagnati dalla crescita, i mercati emergenti tendono a sovraperformare altre asset class a reddito fisso” ricorda Kirstie Spence gestore obbligazionario di Capital Group. Un riferimento preciso all’attuale contesto nel quale si intrecciano una maggiore stabilizzazione dell’economia cinese, il recupero negli USA, e un inclinazione positiva delle economie in Europa e Giappone: un contesto sostanzialmente positivo per i mercati emergenti.
Non solo. Secondo la manager, la Fed dovrebbe proseguire nel suo graduale e costante rialzo dei tassi di interesse, senza tuttavia mancare di comunicare periodicamente le proprie intenzioni al pubblico. Per Kirstie Spence le obbligazioni emergenti in valuta locale sono particolarmente interessanti sia per la maggiore pendenza delle curve di rendimento dei paesi in via di sviluppo, determinata dalla graduale ripresa economica, e sia per tassi reali (al netto dell’inflazione) positivi.
“A livello macroeconomico, prediligiamo le obbligazioni di qualità più elevata con duration (scadenza media) più corta, come alcune obbligazioni corporate o obbligazioni messicane in dollari USA” spiega Kirstie Spence che poi rivela di avere in portafoglio posizioni con scadenze più lunghe in mercati locali che registrano curve più ripide, come il Messico e la Malesia, o dove osserva possibili processi di disinflazione, come in Brasile e Russia.
La manager non esclude rischi di un rafforzamento a breve termine del dollaro americano, dovuti all’effetto delle politiche del presidente Trump sul rialzo dei tassi, tuttavia ritiene che a lungo termine ci siano le condizioni per sperimentare un indebolimento del dollaro.
“Ne deriva che sottopesiamo leggermente il biglietto verde. Cerchiamo di concentrare la nostra esposizione sulle valute che sembrano fondamentalmente più convenienti o stabili, come il peso messicano. Vediamo valore in America Latina e le nostre posizioni principali sono in Messico e Brasile. L’Asia sembra essere già correttamente prezzata” specifica Kirstie Spence che poi spiega perché l’India rappresenta un investimento sul quale punta: la condizione attuale di disinflazione e le prospettive di sviluppo e normalizzazione delle curve di rendimento ne fanno un paese interessante.
Non solo. Secondo la manager, la Fed dovrebbe proseguire nel suo graduale e costante rialzo dei tassi di interesse, senza tuttavia mancare di comunicare periodicamente le proprie intenzioni al pubblico. Per Kirstie Spence le obbligazioni emergenti in valuta locale sono particolarmente interessanti sia per la maggiore pendenza delle curve di rendimento dei paesi in via di sviluppo, determinata dalla graduale ripresa economica, e sia per tassi reali (al netto dell’inflazione) positivi.
“A livello macroeconomico, prediligiamo le obbligazioni di qualità più elevata con duration (scadenza media) più corta, come alcune obbligazioni corporate o obbligazioni messicane in dollari USA” spiega Kirstie Spence che poi rivela di avere in portafoglio posizioni con scadenze più lunghe in mercati locali che registrano curve più ripide, come il Messico e la Malesia, o dove osserva possibili processi di disinflazione, come in Brasile e Russia.
La manager non esclude rischi di un rafforzamento a breve termine del dollaro americano, dovuti all’effetto delle politiche del presidente Trump sul rialzo dei tassi, tuttavia ritiene che a lungo termine ci siano le condizioni per sperimentare un indebolimento del dollaro.
“Ne deriva che sottopesiamo leggermente il biglietto verde. Cerchiamo di concentrare la nostra esposizione sulle valute che sembrano fondamentalmente più convenienti o stabili, come il peso messicano. Vediamo valore in America Latina e le nostre posizioni principali sono in Messico e Brasile. L’Asia sembra essere già correttamente prezzata” specifica Kirstie Spence che poi spiega perché l’India rappresenta un investimento sul quale punta: la condizione attuale di disinflazione e le prospettive di sviluppo e normalizzazione delle curve di rendimento ne fanno un paese interessante.