debito emergente
Obbligazioni high yield, il quadro è considerevolmente mutato
L’indice Merrill Lynch Euro high yield offre attualmente in media un rendimento del 3,56%, solo di poco superiore al dividend yield (3,43%) dello Stoxx Europe 600.
30 Giugno 2017 11:50
Per Hartwig Kos, Deputy-Chief Investment Officer e Co-Head of Multi-Asset di SYZ AM, le valutazioni obbligazionarie rimangono fonte di seria preoccupazione sebbene, all’interno dei titoli di Stato occidentali, si trovino alcune componenti di valore.
“I titoli di stato (Treasury) USA sembrano presentare un andamento positivo e anche le obbligazioni italiane, sia quelle nominali che quelle indicizzate, sembrano in certa misura più interessanti” specifica il manager che, passando alle obbligazioni societarie, ricorda come per molto tempo abbia creduto che il credito investment grade statunitense (segmento BBB) con uno spread di 150 punti base (+1,50%) rispetto ai Treasury, o che il credito investment grade europeo con option adjusted spread di 135 punti base (+1,35%) non offrissero una protezione sufficiente per isolare queste obbligazioni dagli aumenti dei rendimenti dei titoli di Stato.
“Questo contesto, con fattori macroeconomici ragionevolmente positivi, ha alimentato i motivi principali della nostra posizione positiva sul debito dei mercati emergenti e sull’high yield fino ad ora” argomenta Hartwig Kos ribadendo una view positiva sul debito dei mercati emergenti, con una lieve preferenza per le obbligazioni denominate in valuta estera rispetto alle obbligazioni in valuta locale.
Diverso invece ora il discorso in relazione all’high yield, dove, secondo il manager, il quadro è considerevolmente mutato. “È realmente preoccupante vedere che le azioni europee, come rappresentate dall’indice Stoxx Europe 600, offrano un rendimento da dividendi su base trailing (attualmente del 3,43%) che è solo lievemente più basso del rendimento sulle obbligazioni high yield europee: l’indice Merrill Lynch Euro High Yield offre infatti attualmente in media un rendimento del 3,56%” puntualizza Hartwig Kos che ricorda come, negli Stati Uniti, tale differenza sia ancora ampiamente positiva con l’S&P 500 che offre il 2,1% sui dividendi e l’indice US High Yield che riconosce un rendimento corrente del 5,9%. Infine, relativamente alle valute, Hartwig Kos prevede un ulteriore indebolimento del dollaro USD nei confronti dell’euro e della sterlina.
“I titoli di stato (Treasury) USA sembrano presentare un andamento positivo e anche le obbligazioni italiane, sia quelle nominali che quelle indicizzate, sembrano in certa misura più interessanti” specifica il manager che, passando alle obbligazioni societarie, ricorda come per molto tempo abbia creduto che il credito investment grade statunitense (segmento BBB) con uno spread di 150 punti base (+1,50%) rispetto ai Treasury, o che il credito investment grade europeo con option adjusted spread di 135 punti base (+1,35%) non offrissero una protezione sufficiente per isolare queste obbligazioni dagli aumenti dei rendimenti dei titoli di Stato.
“Questo contesto, con fattori macroeconomici ragionevolmente positivi, ha alimentato i motivi principali della nostra posizione positiva sul debito dei mercati emergenti e sull’high yield fino ad ora” argomenta Hartwig Kos ribadendo una view positiva sul debito dei mercati emergenti, con una lieve preferenza per le obbligazioni denominate in valuta estera rispetto alle obbligazioni in valuta locale.
Diverso invece ora il discorso in relazione all’high yield, dove, secondo il manager, il quadro è considerevolmente mutato. “È realmente preoccupante vedere che le azioni europee, come rappresentate dall’indice Stoxx Europe 600, offrano un rendimento da dividendi su base trailing (attualmente del 3,43%) che è solo lievemente più basso del rendimento sulle obbligazioni high yield europee: l’indice Merrill Lynch Euro High Yield offre infatti attualmente in media un rendimento del 3,56%” puntualizza Hartwig Kos che ricorda come, negli Stati Uniti, tale differenza sia ancora ampiamente positiva con l’S&P 500 che offre il 2,1% sui dividendi e l’indice US High Yield che riconosce un rendimento corrente del 5,9%. Infine, relativamente alle valute, Hartwig Kos prevede un ulteriore indebolimento del dollaro USD nei confronti dell’euro e della sterlina.
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