donald Trump
L'unica certezza è che si verificheranno eventi che disorienteranno i mercati
Si potrebbe trattare di qualunque evento politico, macro economico, o di policy monetaria: l’importante è non farsi sorprendere dall’attuale quiete dei mercati.
6 Luglio 2017 09:25
Non è difficile comprendere la sensazione espressa da diversi operatori finanziari che lamentano la mancata vivacità dei mercati. La noia è tuttavia una sensazione molto pericolosa, giacché spinge spesso ad adagiarsi su false sicurezze. La falsa sicurezza o l'eccessivo ottimismo, a loro volta, spingono ad assumersi rischi basandosi su ipotesi errate e, spesso, su una visione distorta del profilo di rischio/ rendimento del mercato. È quindi molto importante rimanere estremamente vigili, più ancora che durante le fasi di turbolenza.
Mentre i listini azionari evidenziano un trend (leggermente rialzista), la maggior parte delle altre variabili di mercato (dai tassi di cambio, ai rendimenti dei titoli di stato, fino agli spread del credito) continuano a esibire andamenti laterali: alcune di esse, peraltro, già da molti mesi. Il ritorno verso la media sembra essere la tendenza del momento. Sebbene chiunque disponga anche solo di un minimo di esperienza di mercato sappia che questa situazione non può durare, non è nella natura umana mantenere alta l'attenzione quando la sensazione è che ci sia calma piatta sui mercati. È quindi più importante che mai combattere con tutte le forze la tendenza ad abbassare la guardia.
“Restiamo dell'opinione che i rendimenti obbligazionari registreranno svolte sia al rialzo (nel caso dei Bund tedeschi) e sia al ribasso (per quanto riguarda invece i Treasury USA)” puntualizzano Guido Barthels, Portfolio Manager ETHENEA Independent Investors S.A. e Yves Longchamp, CFA, Head of Research ETHENEA Independent Investors (Schweiz) AG, secondo i quali il catalizzatore potrebbe essere l'eventuale impeachment di Trump, oppure un orientamento troppo restrittivo della Fed, frutto di un errore politico, durante una fase di debolezza economica.
Per i due manager sono possibili pure rinnovati timori del mercato sulla sostenibilità del debito cinese potrebbero provocare turbolenze su scala globale.
“Le aree potenzialmente soggette a disastri certo non mancano. In ogni caso, né noi né i nostri colleghi ci auguriamo eventi dirompenti. È meglio non svegliare il drago che dorme, giacché anche nell'attuale contesto è possibile generare rendimenti positivi per i fondi. I risultati potranno forse non essere particolarmente entusiasmanti, ma meglio non imbattersi in situazioni di mercato particolarmente turbolente” concludono Guido Barthels e Yves Longchamp.
Mentre i listini azionari evidenziano un trend (leggermente rialzista), la maggior parte delle altre variabili di mercato (dai tassi di cambio, ai rendimenti dei titoli di stato, fino agli spread del credito) continuano a esibire andamenti laterali: alcune di esse, peraltro, già da molti mesi. Il ritorno verso la media sembra essere la tendenza del momento. Sebbene chiunque disponga anche solo di un minimo di esperienza di mercato sappia che questa situazione non può durare, non è nella natura umana mantenere alta l'attenzione quando la sensazione è che ci sia calma piatta sui mercati. È quindi più importante che mai combattere con tutte le forze la tendenza ad abbassare la guardia.
“Restiamo dell'opinione che i rendimenti obbligazionari registreranno svolte sia al rialzo (nel caso dei Bund tedeschi) e sia al ribasso (per quanto riguarda invece i Treasury USA)” puntualizzano Guido Barthels, Portfolio Manager ETHENEA Independent Investors S.A. e Yves Longchamp, CFA, Head of Research ETHENEA Independent Investors (Schweiz) AG, secondo i quali il catalizzatore potrebbe essere l'eventuale impeachment di Trump, oppure un orientamento troppo restrittivo della Fed, frutto di un errore politico, durante una fase di debolezza economica.
Per i due manager sono possibili pure rinnovati timori del mercato sulla sostenibilità del debito cinese potrebbero provocare turbolenze su scala globale.
“Le aree potenzialmente soggette a disastri certo non mancano. In ogni caso, né noi né i nostri colleghi ci auguriamo eventi dirompenti. È meglio non svegliare il drago che dorme, giacché anche nell'attuale contesto è possibile generare rendimenti positivi per i fondi. I risultati potranno forse non essere particolarmente entusiasmanti, ma meglio non imbattersi in situazioni di mercato particolarmente turbolente” concludono Guido Barthels e Yves Longchamp.