Alexander Friedman

GAM: un unico brand, l’ultimo tassello nel sentiero della semplificazione

Dal 30 giugno di quest’anno gli strumenti di investimento di cui il Gruppo GAM è dal 2009 gestore esclusivo, sono stati ridenominati “GAM”.

12 Luglio 2017 09:10

financialounge -  Alexander Friedman Arkos Capital Carlo Benetti Gilbert de Botton information overload Julius Baer Singleterry Mansley Asset Management
Quanti risparmiatori chiedono frequenti rendiconti? Quanti accedono con eccessiva assiduità alla valorizzazione dei loro portafogli? Se lo chiede Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR, nell'Alpha e il Beta del 10 luglio 2017 specificando che il valore della semplicità ha a che fare anche con l’informazione e gli investimenti.

Infatti, nell’eccesso di informazioni si nascondono le insidie di possibili disastri. Si chiama “information overload”, sovraccarico cognitivo, un fenomeno studiato dagli anni ’70 per il quale dosi eccessive di notizie superano la capacità di elaborarle: troppe informazioni si traducono in nessuna informazione, l’accesso frequente ai portafogli e scelte indotte dalle notizie finanziarie sono l’anticamera di decisioni spesso sbagliate.

“Per contro, adottare un approccio che preveda una minore assiduità al dossier titoli non significa trascurare qualità e completezza delle informazioni” puntualizza Carlo Benetti che poi spiega: “I mercati e gli strumenti finanziari sono sempre più complessi, è utile che i rendiconti riflettano questa complessità con informazioni dettagliate, con accurati indicatori di rischio. Ma facendo attenzione a non lasciarsi condizionare dall’ininterrotto flusso di notizie economiche: in questo caso semplicità significa coerenza a un metodo. Un esercizio non facile, appunto”.

In questa sorta di filo rosso del cosiddetto “less is more” si inserisce pure GAM, un marchio che nel tempo ha acquisito storia e prestigio e che dal 2009 ha intrapreso il sentiero della semplificazione, percorrendo l’ultimo tratto pochi giorni fa.

Il fondatore, Gilbert de Botton, è ritenuto il pioniere dell’architettura aperta. “Quando fondò la società GAM nel 1983, partiva da un’intuizione piuttosto semplice: poiché avere all’interno della stessa società i migliori talenti di gestione è impresa impossibile, tanto vale provare a ‘consorziarli’. Entrata nel Gruppo Julius Baer nel 2005 GAM, con la sua originale struttura di “studio associato di gestori”, se ne separò nel 2009.

Da allora GAM ha perfezionato nuove acquisizioni, Arkos Capital nel 2012 e Singleterry Mansley Asset Management nel 2014, società specializzata nella gestione di emissioni MBS” specifica Carlo Benetti che poi aggiunge: “Nel 2016 GAM ha acquisito Cantab Capital Partners, una delle più prestigiose società nella gestione sistematica multi-asset, operazione finalizzata a diversificare le proprie competenze di gestore attivo anche nelle strategie sistematiche”.

Oggi GAM ha posto in atto l’ultimo tassello del processo di semplificazione avviato nel 2009: dal 30 giugno scorso, gli strumenti di investimento di cui il Gruppo GAM è dal 2009 gestore esclusivo, sono stati ridenominati “GAM”.

“Negli ultimi anni sono decisamente migliorati sia il nostro posizionamento di mercato che la riconoscibilità del marchio“ ha dichiarato Alexander Friedman, CEO del Gruppo GAM “l’utilizzo di un unico brand nella denominazione dei nostri strumenti di investimento è l’ultimo, coerente tassello di questo percorso, un momento storico per la nostra società”.

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