Andrea Delitala

Affiorano dubbi circa la tenuta della bassa volatilità sui mercati

La bassa volatilità dei mercati finanziari, potrebbe subire qualche scossone in estate se il rialzo dei tassi di interesse obbligazionari dovesse proseguire.

14 Luglio 2017 09:37

financialounge -  Andrea Delitala Marco Piersimoni Pictet volatilità
L’indice Vix che misura la volatilità del mercato azionario americano staziona in area 10 da oltre un anno. Solo in pochi casi, legati a specifici episodi politici o geopolitici di carattere internazionale, si è spinto oltre i 15 punti. L’ultimo di questi rari casi si è registrato a metà maggio quando lo scontro politico all’interno dell’amministrazione americana si è accentuato sulla scia delle nuove rivelazioni sull’interferenza russa nelle elezioni del 2016 che hanno alimentato le voci di un possibile impeachment di Donald Trump. Ma, a parte il fatto che il balzo (+46% portandosi a quota 16) dell’indice Vix il 17 maggio è rapidamente rientrato nel giro di poche sedute di Borsa, il livello di 15-16 del Vix è comunque ben al di sotto della media degli ultimi 30 anni che si posiziona infatti a 20. Ma qualcosa sembra muoversi all’orizzonte.

“In Europa, il presidente della Bce, Mario Draghi, e il suo omologo della Bank of England (BoE), Mark Carney, in occasione di un simposio di banche centrali a Sintra il 27 giugno, hanno inviato messaggi per preparare i mercati alla graduale rimozione dello stimolo monetario della BCE e per un rialzo dei tassi da parte della BOE. L'impatto sui mercati obbligazionari è stato immediato con un aumento dei rendimenti nell'ordine dei 25 punti base (+0,25%) per le obbligazioni europee” fanno sapere Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management, e Marco Piersimoni, Senior Portfolio Manager di Pictet Asset Management secondo i quali, il violento movimento sui tassi di fine mese introduce dubbi sullo scenario di un'estate all'insegna di volatilità contenuta sulle diverse classi d'attivo.

I due manager, in occasione dell’aggiornamento mensile sulla strategia di investimento di Pictet AM, hanno delineato le indicazioni in ambito azionario.

“Il comparto tecnologico, che da inizio anno ha registrato performance consistenti, è stato oggetto di importanti prese di beneficio con parziale rotazione nel settore finanziario che potrebbe beneficiare della deregulation, vista come la più praticabile riforma implementabile in tempi ravvicinati dall'amministrazione americana” concludono Andrea Delitala, e Marco Piersimoni che invitano anche ad osservare i movimenti valutari, le cui implicazioni sulle borse non sono affatto trascurabili: l'apprezzamento dell'euro e della sterlina, sulla scia dell’interpretazioni delle parole di Draghi e Carney, hanno infatti penalizzato i mercati azionari europei sia in termini assoluti (Eurostoxx -3%) che in termini relativi (-1,5% contro S&P 500).

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