Africa

Mercati azionari, i 10 motivi che supportano i listini dell’Africa

Mentre gli investitori si affollano a comprare azioni a Wall Street, i listini dell’Africa continuano ad essere trascurati: ecco 10 motivi che li rendono attraenti.

14 Luglio 2017 14:40

financialounge -  Africa Erik Renander HI Africa Opportunities Fund infrastrutture rendimenti valutazioni
Nonostante alcune delle valutazioni più alte nella storia, e un rialzo dell’indice S&P500 del 250% dopo otto anni di mercato toro, gli investitori continuano ad essere attratti da Wall Street.

Secondo Erik Renander, Gestore del fondo HI Africa Opportunities di Hedge Invest SGR, bisognerebbe investire nei mercati azionari dell’Africa che sono meno affollati e, soprattutto, presentano valutazioni competitive e prospettive interessanti. Il manager elenca dieci motivi per cui i mercati africani sono pronti per registrare performance superiori alla media di mercato.

Il primo riguarda la forte divergenza di rendimento negli ultimi tre anni rispetto ai mercati sviluppati: dal settembre 2014 l’indice MSCI Africa Ex-South Africa è sceso del 31% mentre l’MSCI World delle Borse mondiali segna un +28%. Inoltre, la perdita del 31% dell’indice africano nasconde perdite più ampie nei mercati locali e nel comparto delle small cap.

In secondo luogo le valutazioni sono molto attraenti. Mentre Wall Street tratta a un rapporto prezzo/utili attesi per i prossimi 12 mesi pari a 18 e l’Europa pari a 16, molti titoli azionari in Africa sono scambiati a valutazioni storicamente basse.

Il terzo motivo di supporto riguarda invece le infrastrutture africane che stanno migliorando rapidamente: secondo Erik Renander dopo la trasformazione del settore delle infrastrutture in Cina, ora è il momento di prestare attenzione all’Africa. I Paesi africani capiscono l’importanza delle infrastrutture e, infatti, in tutto il continente, sono in costruzione nuovi aeroporti, strade, porti e centrali elettriche.

In quarto luogo le economie africane si stanno diversificando, impegnandosi maggiormente nella differenziazione rispetto all’attuale focus sulle esportazioni di materie prime.

Inoltre, e siamo al quinto fattore di supporto, i mercati africani beneficeranno dell’economia globale in miglioramento. Non solo. “L’Africa ha un’esposizione limitata alla bolla ETF. Dal 2013, mille miliardi di dollari sono stati investiti in ETF quotati negli Stati Uniti, e il ritmo sta accelerando. Nel 2013, gli afflussi erano di 188 miliardi di dollari, ma nel 2016 erano pari a 287 miliardi di dollari. I flussi in entrata, solo nel primo trimestre del 2017, sono stati di 135 miliardi di dollari. Si tratta di soldi che vanno a finire in una serie di indici, senza un’analisi approfondita dei titoli che li compongono. L’Africa si è persa questa festa degli ETF: per un investitore contrarian questo è un buon segno” commenta Erik Renander spiegando il sesto motivo che gioca a favore dell’azionario Africa per poi segnalare un altro aspetto favorevole: l’Africa sta già prezzando tassi di interesse alti.

“L’Africa presenta tassi di interesse tra i più alti nel mondo e molto probabilmente questi tassi stanno raggiungendo il picco, per poi scendere. Se i tassi di interesse africani iniziassero a scendere, sarebbe una grande opportunità per le banche locali, per ridurre i loro investimenti in titoli di Stato ad alto rendimento e per aumentare i prestiti alle aziende, al settore immobiliare e alle piccole imprese” fa sapere Erik Renander secondo il quale, indicando l’ottavo fattore di supporto, i mercati africani beneficeranno della debolezza del dollaro dal momento che le valute africane si sono indebolite notevolmente negli ultimi tre anni e beneficeranno di qualsiasi debolezza del biglietto verde. Chiudono l’elenco dei 10 motivi a favore dell’azionario africano sia le condizioni politiche in miglioramento e sia il fatto che l’Africa è la regione che si sta urbanizzando più velocemente al mondo.

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