demografia
Azionario India, il megatrend di rialzo pluriennale è intatto
Nonostante le ottime performance degli ultimi 5 anni, l’azionario India presenta ancora ottimi fondamentali e può beneficiare di un mercato interno in espansione.
25 Luglio 2017 09:21
L’investimento nel mercato azionario indiano si è rivelato come uno dei più redditizi degli ultimi anni per i risparmiatori italiani. Per esempio il rendimento medio degli ETF azionari India da inizio anno si è attestato a +14,6%, mentre il rendimento a tre anni è del +35,3% e quello a 5 anni del +62%. Meglio ancora sarebbe andata se la scelta fosse caduta sui fondi azionari India che, infatti, hanno reso ancora di più: in media mostrano un +18,9% dal primo gennaio di quest’anno, un +54% a tre anni e un +97,9% a 5 anni.
Non solo, la volatilità della quota (e quindi il rischio del portafoglio) è stato inferiore nei fondi azionari India (18,8%) rispetto agli omologhi etf (19,6%). Performance che si spiegano anche per la forte dispersione dei risultati aziendali per la gestione attiva, capace di selezionare le società più profittevoli e sottovalutate e di adeguare l’esposizione del portafoglio al listino indiano in funzione del trend di mercato.
“Nonostante sia impossibile fare una previsione attendibile dell’andamento del mercato azionario indiano nel breve termine, notiamo alcuni sviluppi incoraggianti che ci portano a ritenere di trovarci all’inizio di un bull-market pluriennale” fa sapere Madhav Bhatkuly, gestore del fondo GAM Star India Equity di GAM. D’altra parte le dinamiche sul possesso dei titoli azionari domestici hanno subito fluttuazioni significative negli ultimi 25 anni. Nel 2007, l’esposizione media della famiglia indiana tipo era del 9%, crollata poi allo 0,9% nella fase successiva alla crisi, per infine recuperare in seguito fino ad un livello del 4,7%.
“La nostra fiducia nei confronti dei servizi finanziari si basa sulla vivacità del mercato locale dato che l’incremento nei risparmi e nei depositi contribuisce a generare una rapida crescita di nuovi prodotti. Nel frattempo, l’influenza del programma di identità digitale ha portato a una riduzione dei costi, una più rapida conversione del cliente e a dati in miglioramento che, a loro volta, contribuiscono a una riduzione delle morosità sui prestiti e a un incremento nel tasso di crescita” spiega Madhav Bhatkuly, secondo il quale il significativo aumento nella base dei consumatori e delle opportunità che la digitalizzazione porta con sé in termini di micro-finanziamenti, dovrebbe produrre ampi margini di crescita per le società di servizi finanziari.
Il manager suggerisce di non trascurare assolutamente le previsioni per il mercato azionario nel contesto di un favorevole supporto demografico, un supporto ragionevolmente favorevole al PIL derivante dalla nuova tassazione e da un incremento secolare nei flussi di capitale locale che, a sua volta, è probabile porti ad un incremento dei livelli di partecipazione degli investitori internazionali sul mercato azionario indiano.
Non solo, la volatilità della quota (e quindi il rischio del portafoglio) è stato inferiore nei fondi azionari India (18,8%) rispetto agli omologhi etf (19,6%). Performance che si spiegano anche per la forte dispersione dei risultati aziendali per la gestione attiva, capace di selezionare le società più profittevoli e sottovalutate e di adeguare l’esposizione del portafoglio al listino indiano in funzione del trend di mercato.
“Nonostante sia impossibile fare una previsione attendibile dell’andamento del mercato azionario indiano nel breve termine, notiamo alcuni sviluppi incoraggianti che ci portano a ritenere di trovarci all’inizio di un bull-market pluriennale” fa sapere Madhav Bhatkuly, gestore del fondo GAM Star India Equity di GAM. D’altra parte le dinamiche sul possesso dei titoli azionari domestici hanno subito fluttuazioni significative negli ultimi 25 anni. Nel 2007, l’esposizione media della famiglia indiana tipo era del 9%, crollata poi allo 0,9% nella fase successiva alla crisi, per infine recuperare in seguito fino ad un livello del 4,7%.
“La nostra fiducia nei confronti dei servizi finanziari si basa sulla vivacità del mercato locale dato che l’incremento nei risparmi e nei depositi contribuisce a generare una rapida crescita di nuovi prodotti. Nel frattempo, l’influenza del programma di identità digitale ha portato a una riduzione dei costi, una più rapida conversione del cliente e a dati in miglioramento che, a loro volta, contribuiscono a una riduzione delle morosità sui prestiti e a un incremento nel tasso di crescita” spiega Madhav Bhatkuly, secondo il quale il significativo aumento nella base dei consumatori e delle opportunità che la digitalizzazione porta con sé in termini di micro-finanziamenti, dovrebbe produrre ampi margini di crescita per le società di servizi finanziari.
Il manager suggerisce di non trascurare assolutamente le previsioni per il mercato azionario nel contesto di un favorevole supporto demografico, un supporto ragionevolmente favorevole al PIL derivante dalla nuova tassazione e da un incremento secolare nei flussi di capitale locale che, a sua volta, è probabile porti ad un incremento dei livelli di partecipazione degli investitori internazionali sul mercato azionario indiano.
Trending