Banca Centrale Giappone

Azionario Giappone, un’attrattiva che non è solo frutto di valutazioni convenienti

Non solo le valutazioni (in base al p/e a 12 mesi) sono tra le più convenienti a livello globale ma anche tutto il contesto gioca a favore dell’azionario Giappone.

27 Luglio 2017 09:47

financialounge -  Banca Centrale Giappone BlackRock giappone mercati azionari Richard Turnill yen
“Siamo in sovrappeso sui titoli azionari giapponesi, con la valuta coperta nel caso di investitori non giapponesi, e preferiamo le azioni con crescita dipendente dal fatturato all’estero” specifica Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist, nel suo commento settimanale sui mercati dal titolo “The case for Japanese equities”. Le valutazioni risultano più convenienti rispetto ai precedenti picchi delle performance del mercato e, inoltre, l’azionario giapponese appare poco costoso nel confronto a livello globale, trattando con uno sconto del 20% rispetto a Wall Street sulla base del rapporto prezzo utili attesi fra 12 mesi.

“Le valutazioni convenienti, da sole, non rappresentano un segnale di acquisto affidabile, tuttavia riscontriamo un miglioramento delle prospettive relative ai profitti delle azioni giapponesi” fa sapere Richard Turnill che prevede che la crescita dei ricavi delle imprese del Sol Levante raggiunga nel 2017 il più alto livello degli ultimi tre anni. Una sostenuta espansione economica globale sta infatti incrementando i profitti delle compagnie nipponiche all'estero, mentre i salari stanno crescendo in modo tale da non abbassare il consumo interno senza tuttavia compromettere i margini di profitto aziendali.

Il recupero degli utili riflette anche la maggiore attenzione delle aziende ai rendimenti degli azionisti. I profitti, nel frattempo, stanno aumentando più rapidamente dei dividendi e questo fornisce un considerevole spazio per migliorare i rendimenti complessivi degli azionisti. Gli acquisti di azioni da parte della Bank of Japan (BoJ) e la crescente preferenza degli investitori nazionali per il mercato azionario forniscono ulteriore sostegno al listino di Tokyo.

“La nostra analisi mostra che l’azionario giapponese non rientra tra le asset a rischio più gettonate a livello internazionale. Un ulteriore sostegno è dato dalla politica monetaria ultra-accomodante della BoJ, che contrasta con il processo di normalizzazione della Federal reserve americana e con un potenziale cambiamento della BCE verso un graduale tapering (riduzione degli acquisti di titoli obbligazionari euro sul mercato)” rivela Richard Turnill. Il manager, ritiene infine che questo ambiente, nel suo insieme, possa contribuire a mantenere lo yen in una gamma di trading stabile: qualsiasi forte incremento della moneta sarebbe uno dei rischi principali per la tendenza rialzista dell’azionario giapponese.

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