Europa
Borse, le ragioni della preferenza per Europa e mercati emergenti
I fondamentali economici e le valutazioni dei mercati emergenti uniti a stime di profitto riviste al rialzo in Europa rendono queste aree le più interessanti in Borsa.
4 Agosto 2017 09:30
Dopo i primi sette mesi si può trarre un primo bilancio delle Borse. Un quadro a tinte sostanzialmente positive sebbene con sfumature differenti a seconda delle aree geografiche. Infatti dal primo gennaio al 31 luglio scorso, mentre l’indice MSCI world delle Borse mondiali ha messo a segno un rialzo del +8,52% in valuta locale (che diventa però solo +0,2% convertito in euro), lo Stoxx 600 ha guadagnato il 4,6%, l’Eurostoxx il 6,8%, l’MSCI emerging markets il 18,7% in valuta locale (+10,6% in euro) e l’S&P500 il 10,3% (in perdita dell’1,29% in euro).
Divergenze che trovano spiegazioni nelle diverse dinamiche macro economiche e societarie delle differenti aree geografiche. Ma quali sono le attese per il secondo semestre? “Da un lato le valutazioni elevate sembrano offrire uno spazio di crescita moderato ai titoli azionari, mentre dall’altro potrebbero registrarsi rialzi più cospicui nel caso di un aumento più forte del rendimento dei titoli obbligazionari. In ogni caso, il recupero globale dei profitti di quest’anno rimane un pilastro chiave della nostra visione costruttiva sui mercati azionari”, fanno sapere gli esperti di Goldman Sachs Asset Management (GSAM).
Sempre secondo GSAM, emerge un potenziale significativo in Europa, dove gli utili aziendali restano ancora oltre il 40% al di sotto del loro picco di pre-crisi, e nei mercati emergenti, dove il ciclo dei profitti sta finalmente girando per il verso giusto dopo anni di sottoperformance rispetto ai mercati sviluppati. Entrando nello specifico, i professionisti di GSAM vedono finalmente in Europa un rimbalzo (atteso da tempo) dei profitti aziendali, guidati dai ciclici. I risultati del primo trimestre di quest’anno sono stati i migliori degli ultimi tre anni e le stime del consenso hanno registrato un aggiornamento al rialzo per l’intero anno, a differenza delle revisioni al ribasso persistenti degli anni precedenti.
“In Europa, il rischio politico sta diminuendo e dovrebbe favorire il ritorno della fiducia delle imprese e, a cascata, incrementare gli investimenti, le operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) e la crescita degli utili. Le valutazioni in miglioramento e il crescente posizionamento degli investitori suggeriscono una crescente condivisione di questo nuovo sentiment positivo sull’azionario Europa.
Rimangono tuttavia potenziali significativi per un ulteriore guadagno”, specificano gli esperti di GSAM, che poi giudicano positivamente anche l’equity giapponese e quello dei paesi emergenti. “Siamo incoraggiati dai continui progressi in materia di riforme economiche e sociali in Giappone. Le valutazioni rimangono attraenti e, sebbene siano salite negli ultimi mesi, lasciano le azioni giapponesi ad un livello meno oneroso rispetto a quelle di molti altri mercati sviluppati”, spiegano i professionisti di GSAM, che restano infine costruttivi sui robusti fondamentali espressi dalle azioni dei mercati emergenti.
“Siamo positivi sui consumi dei paesi emergenti, sulla scia del miglioramento delle condizioni macro, in particolare in Asia. Dopo anni di sottoperformance rispetto ai mercati sviluppati, quelli emergenti trattano con uno sconto interessante” concludono gli esperti di GSAM.
Divergenze che trovano spiegazioni nelle diverse dinamiche macro economiche e societarie delle differenti aree geografiche. Ma quali sono le attese per il secondo semestre? “Da un lato le valutazioni elevate sembrano offrire uno spazio di crescita moderato ai titoli azionari, mentre dall’altro potrebbero registrarsi rialzi più cospicui nel caso di un aumento più forte del rendimento dei titoli obbligazionari. In ogni caso, il recupero globale dei profitti di quest’anno rimane un pilastro chiave della nostra visione costruttiva sui mercati azionari”, fanno sapere gli esperti di Goldman Sachs Asset Management (GSAM).
Sempre secondo GSAM, emerge un potenziale significativo in Europa, dove gli utili aziendali restano ancora oltre il 40% al di sotto del loro picco di pre-crisi, e nei mercati emergenti, dove il ciclo dei profitti sta finalmente girando per il verso giusto dopo anni di sottoperformance rispetto ai mercati sviluppati. Entrando nello specifico, i professionisti di GSAM vedono finalmente in Europa un rimbalzo (atteso da tempo) dei profitti aziendali, guidati dai ciclici. I risultati del primo trimestre di quest’anno sono stati i migliori degli ultimi tre anni e le stime del consenso hanno registrato un aggiornamento al rialzo per l’intero anno, a differenza delle revisioni al ribasso persistenti degli anni precedenti.
“In Europa, il rischio politico sta diminuendo e dovrebbe favorire il ritorno della fiducia delle imprese e, a cascata, incrementare gli investimenti, le operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) e la crescita degli utili. Le valutazioni in miglioramento e il crescente posizionamento degli investitori suggeriscono una crescente condivisione di questo nuovo sentiment positivo sull’azionario Europa.
Rimangono tuttavia potenziali significativi per un ulteriore guadagno”, specificano gli esperti di GSAM, che poi giudicano positivamente anche l’equity giapponese e quello dei paesi emergenti. “Siamo incoraggiati dai continui progressi in materia di riforme economiche e sociali in Giappone. Le valutazioni rimangono attraenti e, sebbene siano salite negli ultimi mesi, lasciano le azioni giapponesi ad un livello meno oneroso rispetto a quelle di molti altri mercati sviluppati”, spiegano i professionisti di GSAM, che restano infine costruttivi sui robusti fondamentali espressi dalle azioni dei mercati emergenti.
“Siamo positivi sui consumi dei paesi emergenti, sulla scia del miglioramento delle condizioni macro, in particolare in Asia. Dopo anni di sottoperformance rispetto ai mercati sviluppati, quelli emergenti trattano con uno sconto interessante” concludono gli esperti di GSAM.
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