Ethenea
Treasury USA, si profilano altri 12 mesi difficili per gli investitori
Anche se il cambio Eur/USD rimarrà stabile è probabile che i tassi USA a medio e lungo termine salgano determinando perdite ai possessori dei Treasury.
9 Agosto 2017 10:13
Contrariamente a quanto ipotizzato dalla maggior parte degli analisti, negli ultimi 12 mesi il dollaro americano si è indebolito rispetto all’euro del 5 per cento. Un calo che ha avuto inevitabili ripercussioni sugli investimenti in titoli americani: in particolare chi avesse avuto un fondo o un ETF specializzato sui Treasury USA con scadenza compresa tra i 7 e i 10 anni contabilizzerebbe una perdita di circa 11 punti percentuali.
La differenza di rendimento (6 per cento) è dovuta al fatto che, nei 12 mesi esaminati, il tasso dei titoli di stato americani a medio lungo termine si è innalzato tra i 20 e i 75 punti base (tra +0,20% e +0,75%). Proprio questo aspetto deve essere tenuto in considerazione per chi volesse oggi investire in titoli di stato USA tramite fondi ed ETF. Questo perché se i tassi del mercato obbligazionario a medio lungo termine tendessero a salire nei prossimi 12 mesi i prezzi dei titoli (che si muovono in direzione opposta ai rendimenti e in misura tanto maggiore in funzione della durata del titolo) scenderebbero facendo accusare perdite agli investitori, pure a quelli europei ipotizzando un cambio Eur/USD stabile. La situazione congiunturale globale, e in particolare quella statunitense, è al momento caratterizzata da crescita economica robusta, inflazione bassa ma stabile e ottimi livelli di occupazione: venerdi 4 agosto, il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha comunicato che a luglio il tasso di disoccupazione è sceso al 4,3%, in ulteriore contrazione rispetto al 4,4% della rilevazione precedente.
“In tale contesto, la Federal Reserve (la banca centrale statunitense) ha alzato il tasso di riferimento, portando l'intervallo target a 1,00%-1,25%, il quarto rialzo effettuato nell'attuale ciclo di inasprimento. Ancora più importante è stata tuttavia la decisione della Fed di cominciare a ridurre il proprio bilancio nell'ultima parte di quest'anno” spiega Yves Longchamp, Head of Research di ETHENEA Independent Investors (Schweiz) AG secondo il quale le ripercussioni delle misure della Fed sui rendimenti dei Treasury dovrebbero risultare piuttosto contenute. La sostenibilità del debito, la crescita e l'inflazione incideranno sui rendimenti obbligazionari più del taglio del bilancio previsto dalla banca centrale statunitense.
“In questo contesto, il rendimento dei Treasury decennali non dovrebbe superare il 3%, un livello storicamente basso che rappresenta tuttavia un netto aumento rispetto ai livelli attuali (2,28% la chiusura di ieri, ndr)" sottolinea però Yves Longchamp.
La differenza di rendimento (6 per cento) è dovuta al fatto che, nei 12 mesi esaminati, il tasso dei titoli di stato americani a medio lungo termine si è innalzato tra i 20 e i 75 punti base (tra +0,20% e +0,75%). Proprio questo aspetto deve essere tenuto in considerazione per chi volesse oggi investire in titoli di stato USA tramite fondi ed ETF. Questo perché se i tassi del mercato obbligazionario a medio lungo termine tendessero a salire nei prossimi 12 mesi i prezzi dei titoli (che si muovono in direzione opposta ai rendimenti e in misura tanto maggiore in funzione della durata del titolo) scenderebbero facendo accusare perdite agli investitori, pure a quelli europei ipotizzando un cambio Eur/USD stabile. La situazione congiunturale globale, e in particolare quella statunitense, è al momento caratterizzata da crescita economica robusta, inflazione bassa ma stabile e ottimi livelli di occupazione: venerdi 4 agosto, il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha comunicato che a luglio il tasso di disoccupazione è sceso al 4,3%, in ulteriore contrazione rispetto al 4,4% della rilevazione precedente.
“In tale contesto, la Federal Reserve (la banca centrale statunitense) ha alzato il tasso di riferimento, portando l'intervallo target a 1,00%-1,25%, il quarto rialzo effettuato nell'attuale ciclo di inasprimento. Ancora più importante è stata tuttavia la decisione della Fed di cominciare a ridurre il proprio bilancio nell'ultima parte di quest'anno” spiega Yves Longchamp, Head of Research di ETHENEA Independent Investors (Schweiz) AG secondo il quale le ripercussioni delle misure della Fed sui rendimenti dei Treasury dovrebbero risultare piuttosto contenute. La sostenibilità del debito, la crescita e l'inflazione incideranno sui rendimenti obbligazionari più del taglio del bilancio previsto dalla banca centrale statunitense.
“In questo contesto, il rendimento dei Treasury decennali non dovrebbe superare il 3%, un livello storicamente basso che rappresenta tuttavia un netto aumento rispetto ai livelli attuali (2,28% la chiusura di ieri, ndr)" sottolinea però Yves Longchamp.
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