Banca d'Italia

Banche, chiari segnali di miglioramento per gli istituti italiani

Il sistema bancario europeo non è più esposto a rischi sistemici mentre c’è la conferma della presenza di chiari segnali positivi per le banche italiane.

7 Settembre 2017 12:23

financialounge -  Banca d'Italia Mondher Bettaieb Loriot settore bancario tassi di default Vontobel
“Non abbiamo alcun problema adesso ad assumere un’ampia esposizione a selezionati titoli delle banche italiane” fa sapere Mondher Bettaieb Loriot, Head of Corporate Bonds di Vontobel Asset Management, alla luce del fatto che il sistema bancario europeo non sembra più esposto a rischi sistemici mentre c’è la conferma della presenza di chiari segnali di miglioramento nel settore bancario italiano.

Le conclusioni del manager partono dalla constatazione che egli ultimi anni la situazione del sistema bancario italiano è migliorata sotto molti punti di vista. Stando all’ultimo “Rapporto sulla stabilità finanziaria” pubblicato da Banca d'Italia, i NPL (non performing loan) hanno raggiunto il picco nel 2015 per poi ridursi progressivamente negli anni successivi.

Una conseguenza tangibile è il dimezzamento dei tassi di default (dal 5,2% del 2014 al 2,6% del 2016). Se si tiene conto dell'accelerazione delle vendite dei NPL nei bilanci delle banche italiane nel 2017 (si stima che possano raggiungere i 65 miliardi di euro), si intuisce che l’impatto negativo delle sofferenze sui bilanci bancari tenderà a ridursi ulteriormente.

D’altra parte il Meccanismo di risoluzione unico (SRM) istituito dall’Unione europea allo scopo di poter disporre di un piano per scongiurare un contagio sistemico nei casi in cui una banca riscontrasse ammanchi di capitale ha dimostrato di costituire un valido supporto al sistema bancario europeo.

Basti pensare ai casi più recenti (l’istituto di credito spagnolo Banco Popular le cui azioni e strumenti di capitale sono passati al Banco Santander, mentre le italiane Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, sono confluite in Banca Intesa), risolti in modo ordinato senza provocare turbolenze sui mercati o implicazioni sul sistema bancario europeo.

“I precedenti casi ci confermano il corretto funzionamento dell'attuale meccanismo e il suo ulteriore rafforzamento quest’anno nel momento in cui l’SRB presenterà un nuovo piano per la gestione dei NPL” puntualizza Mondher Bettaieb.

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