Settore tecnologico, i big di settore che hanno ancora ampi margini di crescita

Negli ultimi 12 mesi la performance dell’indice Nasdaq Composite ha quasi doppiato quella dell’S&P500: +21,2% la prima contro +12,7% della seconda. Lo stesso vale anche da inizio anno: +18,8% il Nasdaq e +10,1% l’S&P500. Tuttavia, se si analizza nel dettaglio la performance dei singoli titoli si scopre che alcuni big del settore hanno corso molto più di altri.

Un fenomeno che ha visto la creazione dell’acronimo FANG, dalle prime lettere dei quattro colossi hi tech USA Facebook (+50% da inizio anno), Amazon (+33%), Netflix (+48%), e Google (+21%, ora diventata Alphabet). In alcuni casi, l’acronimo ha visto l’aggiunta di un ‘A’, quella di Apple, che ha ritrovato il suo smalto in borsa (+38% da inizio 2017) dopo un piccolo periodo di appannamento.

“I movimenti di prezzo di Facebook, Amazon e Alphabet sono diventati molto correlati nell’ultimo anno. Storicamente, i prezzi azionari erano più influenzati da notizie specifiche relative a una singola società. Oggi, in alcuni momenti, sembra che i titoli tecnologici vengano acquistati o venduti sulla base di determinate caratteristiche di gruppo piuttosto che sulla base dei fondamentali delle singole società” commenta Larry Solomon, Gestore di portafoglio di Capital Group, il cui impegno, nello scenario attuale, è rivolto soprattutto a limitare i potenziali rischi al ribasso tramite una rigorosa analisi dei fondamentali di ciascuna società per identificare i titoli che hanno già raggiunto il proprio potenziale di crescita o il cui originale motivo d’investimento ha perso slancio.

“Si tratta di un approccio che dovrebbe garantire una maggiore flessibilità qualora il mercato dovesse correggere. Un aspetto importante dal momento che con questo mercato rialzista, diventa sempre più importante continuare ad essere molto disciplinati riguardo alle società da tenere in portafoglio” puntualizza Larry Solomon mentre il suo colloga, Mark Casey, Gestore di portafoglio di Capital Group, ricorda come il sentiment degli investitori si può modificare, anche rapidamente, nel corso del tempo e le grandi società tecnologiche americane saranno verosimilmente soggette a una turbolenza di breve periodo che ne influenzerà il prezzo.

“Ritengo tuttavia che Amazon, Alphabet e Facebook continuino ad avere ampi margini di crescita. So che non è cosa comune per società con capitalizzazioni di mercato così elevate, avere un buon tasso di crescita e continuare ad aumentare la propria capitalizzazione ma è anche vero che è piuttosto raro disporre di una base utenti superiore al milione di unità al mese. Google ha molti prodotti con più di un milione di utenti, mentre Facebook ne ha tre. Inoltre, si tratta di società che vantano un rapido successo su scala globale e molteplici modi a disposizione per generare profitti” conclude Mark Casey.