Angela Merkel

Azionario Germania, la selezione delle aziende resterà fondamentale anche in futuro

L’esito del voto ha reso la situazione politica più complicata del previsto, ma a medio termine i fondamentali aziendali continueranno ad essere premiati.

26 Settembre 2017 15:55

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Dopo l’esito del voto di domenica, in Germania, è tempo di riflessioni. Alla luce del fatto che Angela Merkel ha vinto ma con meno voti rispetto alle ultime consultazioni, che l’SPD ha subito un calo di consensi significativo e che il partito populista AfD ha riacceso i riflettori sui movimenti anti europeisti che sembravano essere stati depotenziati dopo le elezioni in primavera in Olanda e, soprattutto, in Francia, la situazione è più complicata del previsto.

Secondo Christian von Engelbrechten, Gestore del [tooltip-fondi codice_isin="LU0261948227"]Fidelity Germany Fund[/tooltip-fondi], se si formasse una coalizione "Giamaica" (dai tre colori dei partiti CDU, FDP e Verdi, che uniti formerebbero la bandiera giamaicana), potrebbe crearsi un nuovo impulso con vantaggi per specifici settori dell'economia in funzione delle richieste dei liberali (FDP) e dei Verdi sebbene, come in passato, il peso specifico della CDU all’interno della coalizione dovrebbe comunque riuscire ad indirizzare le decisioni principali lungo le linee guida del partito di Angela Merkel.

"Ritengo che la politica tedesca possa restare stabile e robusta con riforme minime e pochi stimoli che continueranno a sostenere un bilancio nazionale equilibrato" puntualizza Christian von Engelbrechten, mentre il suo collega, Nick Peters, Gestore multi asset dei fondi GMAT di Fidelity International, è positivo sui titoli azionari europei, che dovrebbero trarre vantaggio dal forte quadro fondamentale.

“Il mercato azionario europeo è in ritardo in termini di performance rispetto agli altri mercati sviluppati ed offre (al netto dell'impatto della moneta unica) potenziali ulteriori apprezzamenti soprattutto alla luce del fatto che le valutazioni non sembrano tirate rispetto alla storia recente e che la crescita dell'utile per azione (EPS) sia ora la più veloce tra i mercati sviluppati” spiega Nick Peters.

“I governi guidati da Angela Merkel hanno promosso la crescita tedesca principalmente attraverso la competitività esterna e, sebbene si renda necessario riequilibrare l'economia in qualche modo, è improbabile che il nuovo governo possa cambiare in modo significativo l’approccio della cancelliera. Questo dovrebbe essere positivo per i settori orientati all'esportazione, come gli industriali e l’healthcare mentre il settore automobilistico sarà chiamato ad affrontare alcune sfide che saranno determinanti per stabilire le future performance” conclude Nick Peters.

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