elezioni
Dopo elezioni in Germania, le implicazioni per l’Europa e per l’Italia
Gli strategist delle case d’investimento si interrogano sulla formazione del nuovo governo di Berlino e le relative implicazioni sul futuro per l’Europa e per l’Italia.
26 Settembre 2017 09:27
Dopo l’esito piuttosto controverso delle elezioni in Germania, Angela Merkel continuerà a rimanere in carica come Cancelliere, ma il suo blocco CDU/CSU ha ottenuto meno voti di quanto atteso e i negoziati per la formazione di un Governo di coalizione potrebbero richiedere tempo.
“Detto questo, Angela Merkel ha condotto bene la campagna elettorale, dando nuovamente l’impressione di garantire una leadership che, a livello internazionale, continua a essere vista come un punto di riferimento affidabile. A destare preoccupazioni per la Germania è il recente rafforzamento dell’euro, data l’economia del Paese guidata dalle esportazioni. Il risultato elettorale ha spinto la moneta unica lievemente al ribasso, ma questo movimento potrebbe avere vita breve” sottolinea Rory Bateman, Head of UK & European Equities di Schroders, secondo il quale, nel lungo periodo, la BCE dovrebbe ridurre gli stimoli quantitativi in modo graduale per evitare ulteriori pressioni rialziste sulla valuta.
“Nel complesso, l’economia europea sta migliorando in modo positivo. Crediamo ci sia spazio per ulteriori guadagni per l’azionario europeo, guidati dai continui bassi tassi di interesse e dal miglioramento dei margini di profitto societari. Non a caso, pensiamo che gli investitori potrebbero assistere potenzialmente a un apprezzamento di mercato fino al 30% dai livelli attuali, nel corso dei prossimi tre anni” sostiene Rory Bateman, mentre Marco Piersimoni, Senior Portfolio Manager di Pictet Asset Management è piuttosto cauto sulle prospettive a medio termine dell’Europa: “Al momento, ci sarebbero le condizioni per una coalizione tra Merkel, Liberali e Verdi, con la possibile riconferma di Wolfgang Schäuble in veste di ministro del Tesoro. Con tale esecutivo si andrebbe verso un’Europa piuttosto similare a quella sperimentata finora, con Berlino ancora poco incline a forme di maggiore integrazione economica. Un quarto mandato Merkel senza quindi slancio e virtualmente pericoloso per il futuro di medio termine dell’Europa”.
Secondo Maria Paola Toschi, Market Strategist di J.P. Morgan Asset Management, sarà determinante l’esito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo di Berlino. “Per i mercati potrebbero rivelarsi più importanti, rispetto all’esito delle elezioni, le consultazioni politiche per la formazione del governo. Un punto di attenzione per l’Europa sarà, in particolare, scoprire chi sarà il nuovo Ministro delle Finanze e cioè sapere se sarà o meno confermato Schauble, figura molto popolare in Germania per il suo approccio fermo nei confronti delle richieste europee, o meno” puntualizza Maria Paola Toschi.
“Detto questo, Angela Merkel ha condotto bene la campagna elettorale, dando nuovamente l’impressione di garantire una leadership che, a livello internazionale, continua a essere vista come un punto di riferimento affidabile. A destare preoccupazioni per la Germania è il recente rafforzamento dell’euro, data l’economia del Paese guidata dalle esportazioni. Il risultato elettorale ha spinto la moneta unica lievemente al ribasso, ma questo movimento potrebbe avere vita breve” sottolinea Rory Bateman, Head of UK & European Equities di Schroders, secondo il quale, nel lungo periodo, la BCE dovrebbe ridurre gli stimoli quantitativi in modo graduale per evitare ulteriori pressioni rialziste sulla valuta.
“Nel complesso, l’economia europea sta migliorando in modo positivo. Crediamo ci sia spazio per ulteriori guadagni per l’azionario europeo, guidati dai continui bassi tassi di interesse e dal miglioramento dei margini di profitto societari. Non a caso, pensiamo che gli investitori potrebbero assistere potenzialmente a un apprezzamento di mercato fino al 30% dai livelli attuali, nel corso dei prossimi tre anni” sostiene Rory Bateman, mentre Marco Piersimoni, Senior Portfolio Manager di Pictet Asset Management è piuttosto cauto sulle prospettive a medio termine dell’Europa: “Al momento, ci sarebbero le condizioni per una coalizione tra Merkel, Liberali e Verdi, con la possibile riconferma di Wolfgang Schäuble in veste di ministro del Tesoro. Con tale esecutivo si andrebbe verso un’Europa piuttosto similare a quella sperimentata finora, con Berlino ancora poco incline a forme di maggiore integrazione economica. Un quarto mandato Merkel senza quindi slancio e virtualmente pericoloso per il futuro di medio termine dell’Europa”.
Secondo Maria Paola Toschi, Market Strategist di J.P. Morgan Asset Management, sarà determinante l’esito delle consultazioni per la formazione del nuovo governo di Berlino. “Per i mercati potrebbero rivelarsi più importanti, rispetto all’esito delle elezioni, le consultazioni politiche per la formazione del governo. Un punto di attenzione per l’Europa sarà, in particolare, scoprire chi sarà il nuovo Ministro delle Finanze e cioè sapere se sarà o meno confermato Schauble, figura molto popolare in Germania per il suo approccio fermo nei confronti delle richieste europee, o meno” puntualizza Maria Paola Toschi.
Trending