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Mercati emergenti, bassa inflazione e alte potenzialità di crescita

La bassa inflazione dei mercati emergenti (al livello minimo dagli inizi degli anni ’70) promette bene per le obbligazioni a tasso fisso e i titoli più rischiosi

28 Settembre 2017 10:40

financialounge -  inflazione materie prime mercati emergenti Patrick Zweifel Pictet produzione industriale
Nel mese di luglio l’inflazione aggregata dei mercati emergenti è scesa al 3%, cioè al suo livello più basso dagli inizi degli anni ’70. Una variazione dovuta principalmente ai paesi emergenti esportatori di materie prime, la cui inflazione è diminuita dal 10% di agosto 2015 al 4,4% a luglio 2017.

Entrando più nei particolari, si scopre che il 70% circa dei paesi emergenti ha un’inflazione più bassa rispetto a quella registrata sei mesi fa e, dato forse ancora più significativo, il 78% ha attualmente un tasso di inflazione inferiore rispetto a quello fissato come target dalle rispettive banche centrali.

“Dei cinque Paesi con un tasso d’inflazione superiore a quello target, solo in due casi (Turchia e Messico) tale scostamento è realmente significativo. Di conseguenza, entrambi i Paesi hanno innalzato il livello dei tassi d’interesse per contenere le pressioni inflazionistiche” spiega Patrick Zweifel, Chief Economist di Pictet Asset Management, secondo il quale le pressioni inflazionistiche nei mercati emergenti dovrebbero rimanere contenute in quanto tre dei quattro principali fattori da cui possono dipendere i prezzi al consumo dovrebbero rimanere deboli: il quarto, il prezzo delle materie prime, resta il principale rischio in quanto attualmente è difficile da prevedere.

“Questo contesto di bassa e decrescente inflazione dovrebbe fare ben sperare per le obbligazioni a tasso fisso dei Paesi Emergenti” dichiara Patrick Zweifel, sulla base anche dell’indicatore proprietario di Pictet per misurare il livello di attività dei paesi emergenti che continua a prevedere un ritmo di crescita del 4,7% quest’anno, nonostante un’altra debole diminuzione registrata questo mese.

“La crescita annua del PIL aggregato in termini reali dei Paesi Emergenti ha subito un’accelerazione nel corso del secondo trimestre (per il quarto trimestre consecutivo), raggiungendo il suo ritmo più rapido in tre anni. La produzione industriale dei Paesi Emergenti è aumentata a luglio registrando la maggiore accelerazione in più di quattro anni. La nostra indagine sull’indice PMI5 a livello aggregato per i Paesi Emergenti mostra che anche questo indice è aumentato, raggiungendo il più alto livello in più di quattro anni e indicando una crescita della produzione industriale del 5,8%” conclude Patrick Zweifel.

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