Antonio Bottillo
Il conflitto tra il desiderio di ottenere guadagni e proteggersi dal rischio
La chiave per conciliare l’esigenza di guadagno e la protezione del portafoglio è rappresentata dalla fiducia e dalla consulenza in materia di investimento.
3 Ottobre 2017 10:31
La maggior parte degli investitori italiani dichiara di sentirsi tranquillo dal punto di vista finanziario e, in virtù degli alti guadagni dei mercati azionari, incline ad assumere ulteriori rischi di investimento. Tuttavia, alla luce del fatto che il mercato stia veleggiando sui massimi storici e che la volatilità sia incredibilmente piatta, resta vivo il timore di perdite.
Sono alcuni degli aspetti più significativi che emergono dalla l’ottava edizione del Global Individual Investor Survey di Natixis Global Asset Management, l’indagine condotta tra febbraio e marzo di quest’anno che ha coinvolto 8.300 investitori privati (di cui 400 in Italia) in 26 paesi, con un patrimonio netto investibile di circa 100.000 dollari. Tra le altre evidenze, spicca l’elevato numero di investitori italiani (94%) che dichiara di avere nel complesso fiducia nei propri consulenti finanziari e che seguirebbe l’attuale professionista qualora dovesse spostarsi in un’altra società (59%).
Gli investitori italiani affermano inoltre di privilegiare la sicurezza del proprio patrimonio piuttosto che la performance (79%), mostrando una crescente (e incoraggiante, rispetto alla storia del nostro paese) fiducia negli investimenti di lungo termine. Tuttavia non vogliono rinunciare ai guadagni: essi dichiarano infatti di aver bisogno di un rendimento annuo reale medio (sopra l’inflazione) dell’8,2%.
“Si tratta di un aspetto che rivela la presenza di alcune incongruenze nella costruzione dei portafogli che devono ancora essere affrontate. Tuttavia fattori quali gli investimenti a lungo termine e una consulenza affidabile risultano essere sempre più apprezzati dagli investitori italiani e permettono di superare le pressioni di breve termine e di puntare ad ottenere risultati a lungo termine” commenta Antonio Bottillo, Managing Director di Natixis Global Asset Management Italy che, inoltre, ricorda come i risultati dell’Individual Investor Survey di Natixis mostrino vi sia l’opportunità per i consulenti finanziari di aiutare gli investitori a fare maggiore chiarezza in termini di decisioni di investimento.
“Se in generale gli investitori italiani hanno fiducia nei loro consulenti, vi sono tuttavia una serie di servizi sui quali vorrebbero ricevere un maggior supporto. In particolare, vorrebbero che i propri consulenti li aiutassero a meglio comprendere i rischi (64%), li consigliassero in termini di pianificazione fiscale (40%) e offrissero loro investimenti che riflettessero i loro valori personali (28%)” puntualizza Antonio Bottillo, secondo il quale i consulenti hanno anche la possibilità di educare meglio i propri clienti su specifiche strategie quali gli investimenti ESG (ambientali, sociali e di governance aziendale) e gli investimenti alternativi e di assicurarsi che questi comprendano i vantaggi e i rischi associati agli investimenti passivi rispetto a quelli attivi.
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Sono alcuni degli aspetti più significativi che emergono dalla l’ottava edizione del Global Individual Investor Survey di Natixis Global Asset Management, l’indagine condotta tra febbraio e marzo di quest’anno che ha coinvolto 8.300 investitori privati (di cui 400 in Italia) in 26 paesi, con un patrimonio netto investibile di circa 100.000 dollari. Tra le altre evidenze, spicca l’elevato numero di investitori italiani (94%) che dichiara di avere nel complesso fiducia nei propri consulenti finanziari e che seguirebbe l’attuale professionista qualora dovesse spostarsi in un’altra società (59%).
Gli investitori italiani affermano inoltre di privilegiare la sicurezza del proprio patrimonio piuttosto che la performance (79%), mostrando una crescente (e incoraggiante, rispetto alla storia del nostro paese) fiducia negli investimenti di lungo termine. Tuttavia non vogliono rinunciare ai guadagni: essi dichiarano infatti di aver bisogno di un rendimento annuo reale medio (sopra l’inflazione) dell’8,2%.
“Si tratta di un aspetto che rivela la presenza di alcune incongruenze nella costruzione dei portafogli che devono ancora essere affrontate. Tuttavia fattori quali gli investimenti a lungo termine e una consulenza affidabile risultano essere sempre più apprezzati dagli investitori italiani e permettono di superare le pressioni di breve termine e di puntare ad ottenere risultati a lungo termine” commenta Antonio Bottillo, Managing Director di Natixis Global Asset Management Italy che, inoltre, ricorda come i risultati dell’Individual Investor Survey di Natixis mostrino vi sia l’opportunità per i consulenti finanziari di aiutare gli investitori a fare maggiore chiarezza in termini di decisioni di investimento.
“Se in generale gli investitori italiani hanno fiducia nei loro consulenti, vi sono tuttavia una serie di servizi sui quali vorrebbero ricevere un maggior supporto. In particolare, vorrebbero che i propri consulenti li aiutassero a meglio comprendere i rischi (64%), li consigliassero in termini di pianificazione fiscale (40%) e offrissero loro investimenti che riflettessero i loro valori personali (28%)” puntualizza Antonio Bottillo, secondo il quale i consulenti hanno anche la possibilità di educare meglio i propri clienti su specifiche strategie quali gli investimenti ESG (ambientali, sociali e di governance aziendale) e gli investimenti alternativi e di assicurarsi che questi comprendano i vantaggi e i rischi associati agli investimenti passivi rispetto a quelli attivi.
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