Bank of England

Bank of England alza i tassi dopo 10 anni e la sterlina perde terreno

La Bank of England ha deciso dopo 10 anni un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base (+0,25%) ma manterrà al livello attuale lo stock degli asset acquistati. 

3 Novembre 2017 10:06

financialounge -  Bank of England Brexit Goldman Sachs Asset Management Iain Lindsay sterlina
Come previsto da molti commentatori di mercato, la Bank of England (BoE) ha annunciato un rialzo dei tassi di interesse di 25 punti base (+0,25%): si tratta del primo aumento dopo 10 anni.

L’istituto centrale britannico ha anche votato all'unanimità per mantenere al livello attuale lo stock degli asset acquistati. La reazione immediata sui mercati si è avvertita soprattutto in ambito valutario con la sterlina che ha perso terreno sia rispetto al dollaro (-0,9%) che sull’euro (-1,3%).

Più positiva invece la reazione della borsa di Londra il cui indice Ftse100 segnala un rialzo dello 0,3%. “In linea con i recenti commenti dei policymaker (decisori politici), ci aspettiamo che i cambiamenti delle politiche al di là del modesto rialzo dei tassi di oggi siano ‘graduali’ e ‘limitati’”, ha commentato Iain Lindsay, Co-Head of Global Portfolio Management for Fixed Income di Goldman Sachs Asset Management (“GSAM”) che poi ha aggiunto: “A nostro avviso, sia i fattori esterni che quelli domestici hanno sostenuto l'economia britannica fin dal risultato di Brexit, con una crescita globale, e in particolare europea, che ha sorpreso al rialzo le aspettative. Poiché questi fattori iniziano a svanire, pensiamo che gli investimenti aziendali più deboli e flussi di migrazione più lenti possano pesare sia sulle prospettive della crescita che su quelle dell'inflazione, a condizione che non si registri una rinnovata debolezza nella sterlina britannica. E sebbene l'inflazione britannica rimanga al di sopra del target del 2% fissato dalla BoE, pensiamo che il mercato stia esasperando le attese sul ritmo del rafforzamento monetario”.

Eventuali eventi che potrebbero portarci a riconsiderare la visione di Iain Lindsay contemplano sviluppi costruttivi nella negoziazione sulla Brexit e una prospettiva di politica fiscale più espansiva a seguito del prossimo bilancio (22 novembre).

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