Argentina
Mercati emergenti, le vendite sul debito in valuta locale hanno creato opportunità
La crescita USA superiore alle attese e il dollaro forte hanno alimentato una ondata di vendite: nel debito emergente in valuta locale ora ci sono occasioni di acquisto.
9 Novembre 2017 08:01
La crescita negli Stati Uniti, che ha sorpreso le aspettative al rialzo, e le attese di un aumento dei tassi di interesse americani sono state tra le principali cause alla base della recente ondata di vendite nel segmento del debito emergente in valuta locale. A questi fattori si devono poi aggiungere eventi specifici (in particolare Sudafrica, Messico e Turchia), determinati dal rafforzamento del dollaro USA e dall’aumento dei rendimenti dei Treasury.
“Nonostante tutti questi fattori che hanno giocato negativamente, i fondamentali dei mercati emergenti rimangono inalterati, con una crescita robusta e diffusa e un’inflazione che mostra pochi segni di accelerazione”, tiene a precisare il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management nel suo Bond Bulletin settimanale.
Anzi, il team ritiene che sia stato creato valore e conta di rafforzare, in modo selettivo, l’esposizione ai mercati emergenti in valuta locale, privilegiando le obbligazioni in valuta locale senza copertura di paesi come Indonesia e Russia, e assumendo un orientamento più cauto nel breve termine su Sudafrica e Turchia.
Scelte di portafoglio dettate anche dai fondamentali. Infatti, sebbene alcuni eventi, come quelli legati al Sudafrica e alla Turchia, abbiano pesato negativamente sui corsi obbligazionari, altri hanno sorpreso in positivo.
Tra questi, le recenti elezioni in Argentina che hanno aiutato il presidente riformista Mauricio Macri a rafforzare la sua posizione inducendo l’agenzia Standard & Poor’s ad assegnare un upgrade del rating sovrano a B+.
Di assoluto rilievo il XIX congresso del partito comunista in Cina che si è chiuso con l’impegno a continuare le politiche in atto che dovrebbe tradursi in una riduzione della probabilità di un 'atterraggio duro' dell'economia cinese: un aspetto di assoluto rilievo pe gli investitori obbligazionari.
“Lo slancio della crescita nei mercati emergenti e la generale stagnazione dell’inflazione, ha offerto alle banche centrali di Colombia e Russia l’opportunità di rendere più espansiva la politica monetaria”, puntualizza, inoltre, il team che continua a vedere spazio per ulteriori tagli ai tassi da parte di altre banche centrali di mercati emergenti, in particolare quelle di Russia, Indonesia e Brasile.
“Nonostante tutti questi fattori che hanno giocato negativamente, i fondamentali dei mercati emergenti rimangono inalterati, con una crescita robusta e diffusa e un’inflazione che mostra pochi segni di accelerazione”, tiene a precisare il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management nel suo Bond Bulletin settimanale.
Anzi, il team ritiene che sia stato creato valore e conta di rafforzare, in modo selettivo, l’esposizione ai mercati emergenti in valuta locale, privilegiando le obbligazioni in valuta locale senza copertura di paesi come Indonesia e Russia, e assumendo un orientamento più cauto nel breve termine su Sudafrica e Turchia.
Scelte di portafoglio dettate anche dai fondamentali. Infatti, sebbene alcuni eventi, come quelli legati al Sudafrica e alla Turchia, abbiano pesato negativamente sui corsi obbligazionari, altri hanno sorpreso in positivo.
Tra questi, le recenti elezioni in Argentina che hanno aiutato il presidente riformista Mauricio Macri a rafforzare la sua posizione inducendo l’agenzia Standard & Poor’s ad assegnare un upgrade del rating sovrano a B+.
Di assoluto rilievo il XIX congresso del partito comunista in Cina che si è chiuso con l’impegno a continuare le politiche in atto che dovrebbe tradursi in una riduzione della probabilità di un 'atterraggio duro' dell'economia cinese: un aspetto di assoluto rilievo pe gli investitori obbligazionari.
“Lo slancio della crescita nei mercati emergenti e la generale stagnazione dell’inflazione, ha offerto alle banche centrali di Colombia e Russia l’opportunità di rendere più espansiva la politica monetaria”, puntualizza, inoltre, il team che continua a vedere spazio per ulteriori tagli ai tassi da parte di altre banche centrali di mercati emergenti, in particolare quelle di Russia, Indonesia e Brasile.