fondi di investimento
Fondi a gestione attiva, quelli specializzati hanno l’attitudine a dare valore aggiunto
Uno studio di UBS sulle performance di oltre 27 mila fondi europei dal 2000 a oggi evidenzia che la gestione attiva (in aggregato) tende a fare meglio di quella passiva.
23 Novembre 2017 09:53
Si è sviluppato un vivace dibattito sia all'interno che all'esterno della comunità degli investitori circa il valore offerto ai clienti dagli asset manager attivi. Al punto che, vista la proliferazione degli ETF e dei fondi passivi a basso costo e l’incremento dei controlli regolamentari sulle attività di gestione, molti addetti ai lavori hanno previsto una lenta scomparsa del settore dei fondi attivi.
Alla luce di tutto questo, UBS ha analizzato, con l'aiuto del team UBS Evidence Lab Data Science, le performance di oltre 27.000 fondi comuni attivi in Europa negli ultimi 20 anni e ha scoperto che i gestori attivi, come gruppo aggregato, ha superato il rispettivo benchmark di un valore medio di 42 punti base annui (ovvero in media lo 0,42% all’anno) dal 2000.
La value proposition dei gestori attivi in Europa è ancora più robusta quando si confrontano la performance rispetto ai fondi passivi: in questo caso, l’extra rendimento medio annuo si è attestato a 78 punti base (cioè +0,78% in media all’anno). Pertanto, l’analisi UBS dettagliata sul mercato europeo dei fondi mette in evidenza che i manager attivi hanno, nel tempo, potuto battere i loro benchmark. Secondo gli analisti che hanno redatto lo studio, la tendenza degli investitori non professionali a generare performance inferiori al mercato ha aiutato i fondi attivi a generare questa sovra performance in Europa.
Ma non tutti i fondi sono uguali.
In particolare, lo studio UBS ha messo in evidenza che i fondi più focalizzati e specializzati presentano maggiori probabilità, come gruppo, di generare alfa (extra rendimento rispetto al mercato e ai fondi a gestione passiva). In particolare, i fondi la cui strategia ha come mercato di riferimento l’azionario USA hanno evidenziato performance in modo persistente inferiore ai loro benchmark.
Infatti le categorie di fondi Morningstar US Equity Large Cap Value, US Equity Mid Cap, US Equity Large Cap Blend, US Equity Large Cap Growth, Global Equity Large Cap, Real Estate Sector Equity, US Equity Small Cap, hanno palesato performance inferiori al benchmark tra lo 0,2% e i due punti percentuali annui mentre i fondi delle categoria Japan Equity, Emerging Markets Equity, Europe Equity Mid/Small Cap, Greater China Equity, Global Equity Mid/Small Cap, Asia Equity, hanno evidenziato performance superiori al benchmark tra il +0,2% e il +1,9%: i fondi India Equity, infine, vantano una over performance rispetto al benchmark di oltre due punti percentuali l’anno.
Alla luce di tutto questo, UBS ha analizzato, con l'aiuto del team UBS Evidence Lab Data Science, le performance di oltre 27.000 fondi comuni attivi in Europa negli ultimi 20 anni e ha scoperto che i gestori attivi, come gruppo aggregato, ha superato il rispettivo benchmark di un valore medio di 42 punti base annui (ovvero in media lo 0,42% all’anno) dal 2000.
La value proposition dei gestori attivi in Europa è ancora più robusta quando si confrontano la performance rispetto ai fondi passivi: in questo caso, l’extra rendimento medio annuo si è attestato a 78 punti base (cioè +0,78% in media all’anno). Pertanto, l’analisi UBS dettagliata sul mercato europeo dei fondi mette in evidenza che i manager attivi hanno, nel tempo, potuto battere i loro benchmark. Secondo gli analisti che hanno redatto lo studio, la tendenza degli investitori non professionali a generare performance inferiori al mercato ha aiutato i fondi attivi a generare questa sovra performance in Europa.
Ma non tutti i fondi sono uguali.
In particolare, lo studio UBS ha messo in evidenza che i fondi più focalizzati e specializzati presentano maggiori probabilità, come gruppo, di generare alfa (extra rendimento rispetto al mercato e ai fondi a gestione passiva). In particolare, i fondi la cui strategia ha come mercato di riferimento l’azionario USA hanno evidenziato performance in modo persistente inferiore ai loro benchmark.
Infatti le categorie di fondi Morningstar US Equity Large Cap Value, US Equity Mid Cap, US Equity Large Cap Blend, US Equity Large Cap Growth, Global Equity Large Cap, Real Estate Sector Equity, US Equity Small Cap, hanno palesato performance inferiori al benchmark tra lo 0,2% e i due punti percentuali annui mentre i fondi delle categoria Japan Equity, Emerging Markets Equity, Europe Equity Mid/Small Cap, Greater China Equity, Global Equity Mid/Small Cap, Asia Equity, hanno evidenziato performance superiori al benchmark tra il +0,2% e il +1,9%: i fondi India Equity, infine, vantano una over performance rispetto al benchmark di oltre due punti percentuali l’anno.
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