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Fondi di investimento: i flessibili piacciono sempre di più, ma attenti alle differenze

I flessibili sono i fondi più gettonati da inizio anno ma all’interno della categoria figurano prodotti molto diversi: meglio approfondire prima le caratteristiche.

23 Novembre 2017 11:30

financialounge -  Assogestioni fondi flessibili
Anche ad ottobre i risparmiatori italiani si sono messi in fila per sottoscrivere un fondo flessibile.

In base ai dati mensili di ottobre diffusi da Assogestioni, infatti, su questa categoria di fondi sono affluiti nel mese altri 2,7 miliardi di euro che portano a 17,1 miliardi il bottino complessivo da inizio anno, cioè oltre un quarto di quanto totalizzato da tutti i fondi nel 2017. Ma occorre prestare attenzione perché nella categoria dei fondi flessibili figurano ben 324 prodotti (e qui parliamo soltanto di quelli di diritto italiano altrimenti considerando anche quelli esteri autorizzati si supera quota mille) con caratteristiche, in termini di mercati di investimento, strategie, profili di rischio, anche molto differenti tra loro.

Ci sono, solo per fare qualche esempio, prodotti flessibili specializzati per singolo paese o area geografica o valutaria, prodotti focalizzati su specifici settori, altri a capitale protetto, altri a cedole periodiche con durata prefissata, altri a ritorno assoluto, prodotti legati ad un obiettivo di rendimento reale (al netto cioè dell’inflazione), fondi con un preciso valore massimo di volatilità. Non deve pertanto stupire che, all’interno di un universo tanto variegato, possano generarsi performance antitetiche in uno stesso anno come il 2017.

Basti pensare che, mentre i primi fondi flessibili per rendimento da inizio anno possono vantare una performance anche superiore ai 20 punti percentuali, gli ultimi in graduatoria evidenziano perdite fino al -5 per cento.

Per questo il consiglio è quello di approfondire nei dettagli, prima della sottoscrizione, di che tipo di fondo flessibile si tratti, quali siano le caratteristiche, se ci sono obiettivi di rendimento e soprattutto se sono indicati i livelli massimi di volatilità. Elementi essenziali per evitare brutte sorprese a posteriori quando, come spesso accade, non si può correre ai ripari.

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