Bank of America

News & Views – 27 novembre 2017

Insight dalla redazione di FinanciaLounge su quello che si muove nelle economie e nei mercati.

27 Novembre 2017 10:27

financialounge -  Bank of America millennials News & Views Quantitative Tightnening
Lo strategist di BofA vede rosa, anzi nero
Il 2018 è un film in due tempi con il primo a lieto fine e il secondo che finisce molto male. La sceneggiatura è firmata Bank of America Merrill Lynch che in un report dello strategist Michael Hartnett prevede che lo S&P 500 nella prima parte dell’anno tocchi un picco attorno a 2.863, vale a dire l’11% in più di quanto vale adesso, con il rendimento del T-bond a 10 anni che sale al 2,75% e la crescita globale che accelera al 3,8%. Ma sono solo le “ultime vestigia” di una fase che ha visto dispiegarsi gli effetti dello stimolo iniettato dalla Fed, il Congresso USA approvare la riforma fiscale e gli investitori buttarsi a capofitto negli asset più a rischio dopo l’ennesima stagione di trimestrali stellari. A questo punto, prosegue la narrazione di BofA, cominciano i guai, e il mercato comincia a vedere i massimi nello specchietto retrovisore. Il pubblico deve precipitarsi verso le uscite, sperando che non siano troppo intasate. Quando succede? Una data buona potrebbe essere agosto 2018, quando il Toro metterebbe a segno la corsa più lunga da quella conclusa nel 1929. A cambiare le regole del gioco andato avanti forse troppo a lungo sarà l’inflazione, alimentata dagli aumenti salariali, che potrebbero salire del 3,5% portando i prezzi al consumo al 2,5%. A quel punto la Fed potrebbe diventare più aggressiva e gli investitori più difensivi. Quanto? Hartnett non lo scrive, ma fa capire che non sarà solo uno storno estivo.

Buy back bye-bye?
L’acquisto di azioni proprie da parte delle grandi corpotation americane è stato uno dei motori più potenti del mercato Toro di questi anni, ma ora sta perdendo rapidamente colpi. Secondo i calcoli del Wall Street Journal i buy back oggi viaggiano alla velocità più bassa da cinque anni, perchè gli indici che continuano a macinare record e l’economia che continua ad accelerare spingono le grandi imprese a preferire gli investimenti e le fusion come destinazione dei capitali che hanno in cassa. È un rallentamento e non una frenata. Le società dello S&P 500 sono sulla strada di chiudere il 2017 con circa $500 miliardi spesi in buy back, vale a dire $125 miliardi a trimestre, il livello più basso dal 2012. Nei quattro anni successivi infatti avevano mantenuto un ritmo medio di $142 miliardi a trimestre. Per quattro anni i buy back sono stati un ottimo modo per tenere elevate le quotazioni delle azioni, ma ora sembra che non ce ne sia più bisogno. Wall Street va su da sola, ed i soldi è meglio spenderli per aumentare la capacità produttiva e fare shopping. Fin qui quello che raccontano i numeri del Journal. Si può aggiungere che il fenomeno coincide con l’avvio del Quantitative Tightnening della Fed, praticamente due ‘droghe’ che vengono tolte al mercato contemporaneamente. Il che ci riporta al film in due tempi di BofA.

I millennials tornano a casa, dai nonni
A volte la sopravvivenza per chi è dato per spacciato può arrivare proprio da chi ti ha mandato a picco. Potrebbe essere il caso della vecchia e decadente ‘rust belt’ americana, fatta di città come Indianapolis, Detroit, Cleveland, Kansas City e St Louis che avevano fatto fortuna con l’auto e i frigoriferi negli anni 60 e si sono spopolate con la rivoluzione di Internet, con i giovani fuggiti in massa verso le due coste, nella corsa all’oro della new economy. Ora i millennials potrebbero cominciare a tornare, racconta un reportage del FT, attratti non solo dal costo della vita e delle abitazioni decisamente più basso rispetto a San Francisco o Boston. L’attrattiva potrebbe essere infatti anche, se non soprattutto, l’antica vocazione manifatturiera della cintura arrugginita del Mid-West. L’ultima fase della rivoluzione digitale si chiama infatti Internet of Things, quindi fabbriche, e non solo software. Società come Deere & Co, Carrier o Ford concentrano ancora in quelle città il design, l’engineering e l’innovazione, che stanno spingendo a tornare a casa migliaia di Millennials migrati a Ovest o a Est. I Millennials sono tanti e sono concentrate nella fascia di età dei 30 anni. E in molti stanno cercando casa nelle città dei loro padri, come Athens, Ohio. Dove gli stessi padri ora nonni possono dare una mano come baby-sitter visto che in molti cominciano a fare figli.

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