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Zona euro, la solidità della crescita minimizza pure l’instabilità politica tedesca

Nonostante la stabilità politica tedesca, che è stata un fattore chiave della solidità dell’edificio europeo, sia minore, il trend dell’economia euro resta brillante.

30 Novembre 2017 09:23

financialounge -  Amundi elezioni Eurozona germania rischio politico volatilità
La volatilità politica era messa in preventivo in numerosi Stati della zona euro, ma non certo in Germania, il paese, dal punto di vista economico, più importante. Tuttavia, secondo gli analisti di Amundi, una politica tedesca leggermente meno prevedibile comporta pochi pericoli immediati per la zona euro. Per spiegare questa loro convinzione partono dalla rottura delle trattative per il nuovo governo sancite dall’FDP (liberale). Qualora non si riuscisse a formare una coalizione di maggioranza, si avrà un governo di minoranza oppure si terranno nuove elezioni.

“È vero che si tratta comunque di due eventi che non hanno precedenti nella storia tedesca del dopoguerra, ma non sono comunque tali da pregiudicare il miglioramento del sentiment degli investitori per quanto riguarda la zona euro, sentiment alimentato dai dati sull’economia che continuano a sorprendere favorevolmente” specificano i professionisti di Amundi.

Inoltre, non è ancora del tutto escluso che si possa formare una coalizione. Per esempio l’SPD (partito socialista), che è stato il partner di coalizione della CSU/CDU nel precedente governo, potrebbe decidere di formare una nuova coalizione ed evitare così nuove elezioni. Infine, sia che si materializzi un governo di minoranza o che si tengano le elezioni anticipate va ricordato che, nonostante i consensi crescenti, l’AfD, il partito di estrema destra, non verrà incluso dai partiti tradizionali in una coalizione.

“La Germania continuerà, pertanto, ad essere governata da dei partiti che, nonostante le loro divergenze su alcuni temi, sono tutti europeisti” sottolineano gli esperti di Amundi, secondo i quali nemmeno se si tenessero delle elezioni anticipate in Germania all’inizio del 2018, in un periodo vicino a quello delle elezioni italiane, ci sarebbe da preoccuparsi molto. Aumenterebbe inevitabilmente ‘il rumore politico’ ma non basterebbe comunque a frenare la ripresa economica: basti osservare a quello che è accaduto di recente sia in Belgio e sia in Spagna, paesi rimasti privi di un governo senza che questo abbia fermato la dinamica della loro crescita.

“L’impatto reale di una situazione del genere in Germania è potenzialmente un cambiamento non favorevole dello scenario a lungo termine: finora, la stabilità politica tedesca è stata un fattore chiave della solidità dell’edificio europeo. E sebbene adesso lo sia un pochino meno, per ora il trend dell’economia nella zona Euro appare positivo” concludono i professionisti di Amundi.

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