Columbia Threadneedle Investments
Materie prime, nel 2018 si prevede un significativo rialzo dei prezzi
Il contesto globale appare molto favorevole e rende Columbia Threadneedle Investments fiduciosa in un significativo rialzo dei prezzi delle materie prime nel 2018.
28 Dicembre 2017 09:33
Sono almeno quattro i fattori di supporto alle materie prime nel 2018 secondo David Donora, responsabile materie prime di Columbia Threadneedle Investments: una solida crescita economica nei paesi sviluppati e in via di sviluppo, un dollaro statunitense più debole, ulteriori stimoli fiscali e una offerta limitata, dal momento che i produttori di commodity preferiscono restituire liquidità agli azionisti piuttosto che puntare sulla loro espansione.
“Le prospettive per i metalli di base e l'energia derivata dal petrolio appaiono particolarmente positive, e ci attendiamo che i metalli preziosi vengano sostenuti da un aumento dell'inflazione” sostiene David Donora che, pur ammettendo uno scenario più complesso per i prodotti agricoli, ritiene nei prossimi 12 mesi una convergenza di fattori favorevoli tali da supportare un aumento dei prezzi in tutti i mercati delle materie prime.
Ma come è posizionato David Donora per beneficiare delle prospettive favorevoli nelle commodity? “Privilegiamo i metalli di base, in quanto la crescita economica globale sincronizzata stimola la domanda in tempi di contrazione dell'offerta. Nel caso specifico dell'alluminio, l'estensione dei tagli alla produzione in Cina è ancora incerta. Tuttavia, sappiamo che a livello globale all'inizio del 2017 vi era capacità produttiva in eccesso. L'aumento del prezzo dell'alluminio nel 2017 è legato in misura rilevante al ritiro cinese della propria produzione annua dal mercato” rivela il manager che per quanto riguarda il petrolio immagina prezzi più volatili mentre vede con favore i metalli preziosi: in particolare l’oro, secondo le previsioni, dovrebbe trarre beneficio dall'aumento dell'inflazione, ed è oggetto di acquisti crescenti a copertura di eventi che potrebbero causare una correzione dei mercati azionari.
“Sebbene la congiuntura sia favorevole agli investitori che nel 2018 punteranno sulle materie prime, la raccomandazione è quella di adottare un approccio selettivo. Ogni singola commodity è esposta ai propri fattori fondamentali e tecnici. In questo contesto, un approccio attivo all'asset allocation continuerà ad essere fondamentale” puntualizza David Donora.
“Le prospettive per i metalli di base e l'energia derivata dal petrolio appaiono particolarmente positive, e ci attendiamo che i metalli preziosi vengano sostenuti da un aumento dell'inflazione” sostiene David Donora che, pur ammettendo uno scenario più complesso per i prodotti agricoli, ritiene nei prossimi 12 mesi una convergenza di fattori favorevoli tali da supportare un aumento dei prezzi in tutti i mercati delle materie prime.
Ma come è posizionato David Donora per beneficiare delle prospettive favorevoli nelle commodity? “Privilegiamo i metalli di base, in quanto la crescita economica globale sincronizzata stimola la domanda in tempi di contrazione dell'offerta. Nel caso specifico dell'alluminio, l'estensione dei tagli alla produzione in Cina è ancora incerta. Tuttavia, sappiamo che a livello globale all'inizio del 2017 vi era capacità produttiva in eccesso. L'aumento del prezzo dell'alluminio nel 2017 è legato in misura rilevante al ritiro cinese della propria produzione annua dal mercato” rivela il manager che per quanto riguarda il petrolio immagina prezzi più volatili mentre vede con favore i metalli preziosi: in particolare l’oro, secondo le previsioni, dovrebbe trarre beneficio dall'aumento dell'inflazione, ed è oggetto di acquisti crescenti a copertura di eventi che potrebbero causare una correzione dei mercati azionari.
“Sebbene la congiuntura sia favorevole agli investitori che nel 2018 punteranno sulle materie prime, la raccomandazione è quella di adottare un approccio selettivo. Ogni singola commodity è esposta ai propri fattori fondamentali e tecnici. In questo contesto, un approccio attivo all'asset allocation continuerà ad essere fondamentale” puntualizza David Donora.