Columbia Threadneedle Investments

Azionario Europa, massima attenzione a IPO e M&A

Il 2017 ha visto in Europa l'ottimismo economico prevalere sul populismo. Quest’anno occorre selezionare le società sfruttando anche le IPO e le operazioni di M&A.

9 Gennaio 2018 09:35

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“La nostra strategia d'investimento non ha subito cambiamenti radicali entrando nel nuovo anno” tiene subito a precisare Philip Dicken, Responsabile azionario Europa di Columbia Threadneedle Investments, che subito dopo aggiunge: “Le valutazioni di molte aziende difensive di alta qualità sono aumentate sulla scia del miglioramento delle condizioni economiche. Pertanto, la ricerca di società di qualità ma sottovalutate si è intensificata”.

Il manager, in particolare, vede opportunità di crescita all’interno dei settori industria, tecnologia e servizi al consumatore, ma suggerisce di puntare anche su selezionate nuove quotazioni di matricole in borsa e sulle operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni).

“Un numero crescente di imprese in Europa viene quotato sul mercato tramite IPO (initial pubblic offering). Queste società offrono opportunità entusiasmanti agli investitori selettivi disposti a esaminare attentamente ciascuna tesi d'investimento e ad assicurare che la governance sia solida. Un'altra valida fonte di rendimento per i gestori attivi è rappresentata dal livello sostenuto dell'attività di fusione e acquisizione” puntualizza infatti Philip Dicken, che, tuttavia, non nasconde il rischio politico potenziale.

“L'incertezza politica riserva ancora qualche problema. Tuttavia, se all'inizio dello scorso anno il trend populista che pervadeva l'Europa appariva inarrestabile, il trascorrere dei mesi ha dimostrato che le tendenze anti – europee hanno perso popolarità” sottolinea il manager ricordando le conseguenze delle elezioni francesi, olandesi e tedesche. Mentre a proposito di quelle che si terranno in Italia nel prossimo mese di marzo aggiunge: “Il Movimento 5 Stelle, nemico giurato dell'establishment, appare attualmente meno pericoloso, in quanto la legge elettorale è stata modificata in modo tale da rendere più difficile la formazione di un governo pentastellato. Le dichiarazioni e le posizioni dei 5 Stelle si sono ammorbidite e, pur avendo guadagnato consensi in tutta Italia (come emerso dalle elezioni regionali siciliane di novembre), il rifiuto di formare coalizioni con altri partiti li costringerebbe a mettersi da parte nel caso vincessero meno del 51% dei seggi”.

In pratica, sebbene il rischio politico in Europa continua a destare preoccupazione (benché inferiore a quanto accadeva 12 mesi fa), il quadro economico favorevole dell'Europa dovrebbe sostenere le performance azionarie anche alla luce del fatto che nel 2018 la crescita degli utili potrebbe raggiungere il 15%.

“Gli investitori a lungo termine sono ben posizionati per trarre vantaggio da quotazioni scontate nelle fasi di volatilità sui mercati. Tenendo sempre bene a mente che, negli investimenti, vale sempre il vecchio adagio: spesso il momento giusto per acquistare è quando gli altri vendono” conclude Philip Dicken.

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