Amundi
Mercati finanziari, attenzione a eccessi e inflazione
Partenza a razzo da inizio anno per gli asset rischiosi (azioni e high yield) alimentata dalla ripresa economica globale: adesso focus su inflazione e banche centrali
25 Gennaio 2018 09:56
Qual è la logica dietro ai trend emersi nelle prime settimane di gennaio? Se lo sono domandato gli esperti di AMUNDI nella consueta analisi settimanale dei mercati. Giungendo ad una prima conclusione: il rischio è quello di un movimento eccessivo e, quindi, dirompente.
Una conclusione che prende spunto da un avvio d’anno caratterizzato da un lieve aumento dei rendimenti a lungo termine accompagnato da rialzi consistenti dei principali indici azionari e di un ulteriore restringimento egli spread (extra rendimenti rispetto ai titoli di stato) nel settore high yield.
Certo, ammettono i professionisti di AMUNDI, il contesto appare più che favorevole agli asset rischiosi grazie alla positiva ripresa sincronizzata della crescita mondiale, in combinazione del rialzo moderato delle aspettative su inflazione.
“In Europa, la ripresa sta decollando e si sta estendendo a tutti i Paesi con gli indicatori anticipatori ben orientati. Negli USA, le misure fiscali dovrebbero fornire un modesto impulso alla crescita economica. Al contempo, i parametri basati sul mercato delle aspettative d’inflazione hanno continuato a crescere in modo lento, ma costante” puntualizzano gli esperti di AMUNDI che anche per quanto riguarda la dinamica degli utili mondiali constatano aspetti positivi mentre l’orientamento accomodante delle politiche monetarie dovrebbe proseguire “Le iniezioni di liquidità delle banche centrali si stanno avvicinando al punto di svolta, ma rimarranno positive nel 2018 nonostante la riduzione del bilancio da parte della Fed” precisano i professionisti di AMUNDI che poi però indicano quale possa essere il rischio principale: un’interruzione improvvisa dell’attuale contesto causata da un aumento a sorpresa dell’inflazione.
APPROFONDIMENTO
Crescita globale sostenuta: nel 2018 la parola passa alle banche centrali
“Un rischio che è più pronunciato negli Stati Uniti dal momento che non si è mai visto un pacchetto di stimoli in questa fase del ciclo con un’economia prossima alla piena occupazione. Un aumento dell’inflazione potrebbe indurre la Fed ad agire in modo più aggressivo del previsto. Di conseguenza, per quest’anno prevediamo tre rialzi dei tassi americani” specificano gli esperti di AMUNDI.
Una conclusione che prende spunto da un avvio d’anno caratterizzato da un lieve aumento dei rendimenti a lungo termine accompagnato da rialzi consistenti dei principali indici azionari e di un ulteriore restringimento egli spread (extra rendimenti rispetto ai titoli di stato) nel settore high yield.
Certo, ammettono i professionisti di AMUNDI, il contesto appare più che favorevole agli asset rischiosi grazie alla positiva ripresa sincronizzata della crescita mondiale, in combinazione del rialzo moderato delle aspettative su inflazione.
“In Europa, la ripresa sta decollando e si sta estendendo a tutti i Paesi con gli indicatori anticipatori ben orientati. Negli USA, le misure fiscali dovrebbero fornire un modesto impulso alla crescita economica. Al contempo, i parametri basati sul mercato delle aspettative d’inflazione hanno continuato a crescere in modo lento, ma costante” puntualizzano gli esperti di AMUNDI che anche per quanto riguarda la dinamica degli utili mondiali constatano aspetti positivi mentre l’orientamento accomodante delle politiche monetarie dovrebbe proseguire “Le iniezioni di liquidità delle banche centrali si stanno avvicinando al punto di svolta, ma rimarranno positive nel 2018 nonostante la riduzione del bilancio da parte della Fed” precisano i professionisti di AMUNDI che poi però indicano quale possa essere il rischio principale: un’interruzione improvvisa dell’attuale contesto causata da un aumento a sorpresa dell’inflazione.
APPROFONDIMENTO
Crescita globale sostenuta: nel 2018 la parola passa alle banche centrali
“Un rischio che è più pronunciato negli Stati Uniti dal momento che non si è mai visto un pacchetto di stimoli in questa fase del ciclo con un’economia prossima alla piena occupazione. Un aumento dell’inflazione potrebbe indurre la Fed ad agire in modo più aggressivo del previsto. Di conseguenza, per quest’anno prevediamo tre rialzi dei tassi americani” specificano gli esperti di AMUNDI.