BCE

Obbligazioni, dal Regno Unito una possibile risposta all’euro forte

Puntare su posizioni a breve termine sui bond UK e Giappone può aiutare a difendersi dall’euro forte: l’analisi di Marilyn Watson di BlackRock.

29 Gennaio 2018 10:45

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Alla luce dell’andamento del consiglio direttivo della BCE di giovedì, Marilyn Watson, Head of Global Fundamental FI Strategy di BlackRock, fa il punto sulla strategia e sulle prospettive per i mercati obbligazionari nel 2018. Sono due i temi di rilievo da tenere in considerazione. Il primo è un ambiente caratterizzato da una crescita globale robusta e più sincronizzata, guidata in particolare dagli Stati Uniti e dall'Europa, ma che permette di incrementare l'attività economica nei mercati sia sviluppati sia emergenti in tutto il mondo. Il secondo è la prospettiva che le banche centrali si allontanino da posizioni di politica monetaria incredibilmente accomodanti: un trend già in corso negli Stati Uniti mentre l'attenzione si sta ora spostando verso la BCE, la Banca del Giappone, la Banca d'Inghilterra e altre banche centrali.

“Questi temi hanno già provocato ampi movimenti sia nei mercati obbligazionari sia in quelli valutari dall’inizio di quest’anno. Ad esempio, il rendimento dei Treasury USA a 10 anni è passato dal 2,4% di inizio anno al 2,65%, mentre il rendimento del bund decennale tedesco è aumentato di circa 20 punti base (+0,20%) nello stesso periodo (fonte: Bloomberg, 25 gennaio 2018)” fa sapere Marilyn Watson che, alla luce di questi trend ha attualmente in portafoglio posizioni a breve termine sui bond del Regno Unito, in vari titoli di stato dell'eurozona e del Giappone, nonché in Ungheria e Polonia.

Intanto, come previsto, giovedì la BCE ha mantenuto invariata la sua politica monetaria. Questo mese la banca centrale ha proseguito l'implementazione del suo programma di acquisto di attività per un importo dimezzato (30 miliardi di euro al mese) che dovrebbe proseguire a tale ritmo fino al prossimo settembre. Draghi ha inoltre confermato che il QE proseguirà "fino a quando il Consiglio direttivo non vedrà un aggiustamento sostenuto nel percorso dell'inflazione coerente con il suo obiettivo di inflazione" (cioè inferiore ma vicino al 2%). È bene ricordare che il tasso target di inflazione tenuto in considerazione dalla BCE, l'IPCA, è attualmente pari all'1,4% (fonte: Eurostat, 25 gennaio 2018).

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“Visto il rapido apprezzamento dell'euro nei confronti del dollaro USA (insieme a un'ampia gamma di altre valute), speravamo di avere commenti sostanziali sulla valuta, ma il presidente Draghi, pur menzionando la volatilità delle valute, non ha colto l'occasione per affrontare il recente apprezzamento dell'euro” sottolinea Marilyn Watson ricordando come il tasso di cambio EUR/USD fosse a circa 1,05 all'inizio del 2017, per passare all’1,20 all'inizio del 2018 mentre attualmente è al di sopra di 1,25 (fonte: Bloomberg, 25 gennaio 2018).

“Nel Regno Unito restiamo lunghi (rialzisti) sulla sterlina britannica oltre ad essere posizionati sui titoli di stato a breve termine” rivela Marilyn Watson. Scelte di portafoglio che la stessa Watson spiega in questo modo: “L'inflazione CPI è pari al 3%, superiore all'obiettivo del 2% della Banca d'Inghilterra, mentre la disoccupazione è limitata al 4,3% (entrambe fonte: ONS, 25 gennaio 2018). Crediamo quindi che la banca centrale aumenterà i tassi di interesse quest'anno”.
Rimanendo in tema di composizione del portafoglio d’investimento, Marilyn Watson aggiunge di avere una vasta gamma di posizioni diversificate nel debito dei mercati emergenti, tra cui quello di paesi quali Cina, Indonesia, Argentina e Russia.

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