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CEO italiani tra i più ottimisti al mondo nonostante l'euro forte

I dati macro della zona euro alimentano la fiducia dei CEO italiani sulla crescita del proprio business. Germania e Francia considerati mercati strategici insieme agli USA.

31 Gennaio 2018 09:40

financialounge -  ceo fiducia imprese italia settore manifatturiero
Proprio mentre ieri sono stati resi noti dati sugli indici di fiducia delle imprese e dei consumatori in calo in Italia a gennaio, la fiducia dei CEO italiani si posiziona sui massimi a livello globale. Ma procediamo con ordine. L'indice manifatturiero PMI composito dell'Eurozona è salito ulteriormente a gennaio portandosi a 58,6 punti (al di sopra dei 58,1 punti di dicembre), raggiungendo il picco massimo da 11 anni e mezzo.

Secondo gli analisti questo livello, se confermato a febbraio e a marzo, porterebbe a un +0,8% di crescita del PIL della zona euro nel primo trimestre, quindi, addirittura superiore al tasso di crescita previsto per il quarto trimestre 2017. Mentre l'indice di produzione rimane molto robusto in prospettiva storica (Markit ha sottolineato che negli ultimi tre mesi è stata registrata la più forte crescita della produzione industriale dal 2000), il suo andamento potrebbe presto dover fare i conti con un euro più forte che crea alcuni ostacoli per l'orientamento del settore manifatturiero, fortemente orientato alle esportazioni.

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Questa impressione è anche supportata dal fatto che il sottoindice di ‘nuovi ordini di esportazione’ è diminuito in Germania (ad un livello minimo degli ultimi sei mesi), in Francia e nell’Eurozona. Resta il fatto che, almeno per il momento, i CEO italiani risultano fortemente ottimisti sull’economia mondiale: il 59% si attende una crescita nel 2018, in netto aumento rispetto al 36% del 2017. Si tratta di una percentuale che supera anche il trend positivo dei CEO a livello globale che si attesta infatti al 57% (livello superiore al 29% dello sorso anno). È una delle principali evidenze emerse dalla 21ª Annual Global CEO Survey di PwC, analisi che fotografa il livello di fiducia nello sviluppo globale e del proprio business di circa 1.300 CEO in 85 paesi (tra i quali 112 CEO italiani), presentata alla vigilia del World Economic Forum di Davos.

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Ma, forse, ancora più importante, è un altro dato emerso: la fiducia dei CEO italiani si è rafforzata anche verso la crescita del proprio business visto che il 90% di loro si è dichiarato fiducioso sui ricavi a 12 mesi (contro una percentuale dell‘86% del 2017), e il 94% a tre anni (rispetto al 92% di 12 mesi fa). Ma quali saranno i mercati strategici per il 2018 per i CEO italiani? Soprattutto la Germania (in crescita dal 38% del 207 al 42% odierno) e la Francia (in aumento dal 16% al 23% in 12 mesi) mentre gli Stati Uniti, che pure è accreditato di un 36% per il 2018, risulta in contrazione rispetto a un anno fa (quando la percentuale si attestava al 48%).

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