Amundi
Elezioni politiche, il risultato può non incidere sui fattori a sostegno delle azioni
Dopo le elezioni politiche, l’Italia dovrà ridefinire il proprio ruolo all’interno del sistema europeo, ma le azioni beneficiano di una ripresa economica diffusa e bilanci societari solidi.
5 Marzo 2018 14:51
Alla luce dell’esito delle elezioni politiche, il processo di formazione di un nuovo governo potrebbe essere piuttosto lungo determinando le condizioni affinchè l’incertezza (anche sui mercati finanziari e, quindi, sulle azioni italiane) resti sostenuta. L’Italia, inoltre, che resta uno dei paesi fondatori dell’Europa, sarà chiamata a ridefinire il proprio ruolo all’interno del sistema europeo. Tuttavia, secondo gli analisti di AMUNDI, il risultato elettorale non dovrebbe annullare i tre principali segnali di miglioramento emersi negli ultimi trimestri a supporto della crescita italiana: competitività, investimenti, e accesso delle imprese al mercato.
“Nel breve termine è possibile che la volatilità sui mercati tenda ad essere sostenuta, almeno fintanto che il nuovo governo sarà formato e comunicherà il proprio programma economico e fiscale. Ma, al contempo, riteniamo che sia la ripresa economica (che in Europa e nel mondo mostra maggiore resilienza rispetto al passato) e sia i bilanci societari (che appaiono ora più robusti dopo anni di profonde ristrutturazioni) possano fornire un supporto importante” fanno sapere i professionisti di AMUNDI.
APPROFONDIMENTO
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Certo, aggiungono gli esperti di AMUNDI, gli investitori non amano l’incertezza e desiderano conoscere il prima possibile quale sarà il posizionamento verso l’euro e il tipo di interventi previsti in termini di sistema pensionistico, stimoli fiscali e riduzione del debito: aspetti che però potranno emergere solo con la formazione del nuovo esecutivo italiano e dell’annuncio del relativo programma economico e fiscale. E’ probabile che, fino a quel momento, si manifesti una certa volatilità non soltanto in Italia ma in tutta Europa. Ma è anche vero che, oltre alla ripresa economica solida e diffusa a livello globale (e anche in Italia) e allo stato di salute delle aziende, si sono potuti constatare in Europa altri casi in cui la debole situazione politica non abbia impattato negativamente sulla ripresa economica.
“Dopo la prima reazione, i mercati tendono ad essere guidati principalmente dai fondamentali economici. Sul lungo termine il vero motore della crescita sarà la capacità delle imprese di generare utili” puntualizzano i professionisti di AMUNDI convinti che il risultato elettorale italiano non avrà ripercussioni negative verso gli asset rischiosi.
“Nel breve periodo è possibile che gli spread (extra rendimenti dei btp sui bund) possano allargarsi verso i 170 – 190 punti base (1,70 % - 1,90%), dal momento che i prezzi incorporavano alla vigilia un esito favorevole delle elezioni. Sul mercato delle azioni Italia, invece, prevediamo un incremento della volatilità non soltanto tra i finanziari, ma su tutti i titoli dell’indice FTSE MIB che ha superato di quasi il 6% il rendimento dell’EuroStoxx 600. Pensiamo inoltre che l’euro possa temporaneamente indebolirsi rispetto al dollaro” dichiarano gli esperti di AMUNDI che, pur mantenendo una leggera inclinazione verso gli asset rischiosi (le azioni in particolare), ritengono cruciale l’implementazione di coperture in portafoglio al fine di mitigare gli effetti di un possibile aumento della volatilità.
“Nel breve termine è possibile che la volatilità sui mercati tenda ad essere sostenuta, almeno fintanto che il nuovo governo sarà formato e comunicherà il proprio programma economico e fiscale. Ma, al contempo, riteniamo che sia la ripresa economica (che in Europa e nel mondo mostra maggiore resilienza rispetto al passato) e sia i bilanci societari (che appaiono ora più robusti dopo anni di profonde ristrutturazioni) possano fornire un supporto importante” fanno sapere i professionisti di AMUNDI.
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Certo, aggiungono gli esperti di AMUNDI, gli investitori non amano l’incertezza e desiderano conoscere il prima possibile quale sarà il posizionamento verso l’euro e il tipo di interventi previsti in termini di sistema pensionistico, stimoli fiscali e riduzione del debito: aspetti che però potranno emergere solo con la formazione del nuovo esecutivo italiano e dell’annuncio del relativo programma economico e fiscale. E’ probabile che, fino a quel momento, si manifesti una certa volatilità non soltanto in Italia ma in tutta Europa. Ma è anche vero che, oltre alla ripresa economica solida e diffusa a livello globale (e anche in Italia) e allo stato di salute delle aziende, si sono potuti constatare in Europa altri casi in cui la debole situazione politica non abbia impattato negativamente sulla ripresa economica.
“Dopo la prima reazione, i mercati tendono ad essere guidati principalmente dai fondamentali economici. Sul lungo termine il vero motore della crescita sarà la capacità delle imprese di generare utili” puntualizzano i professionisti di AMUNDI convinti che il risultato elettorale italiano non avrà ripercussioni negative verso gli asset rischiosi.
“Nel breve periodo è possibile che gli spread (extra rendimenti dei btp sui bund) possano allargarsi verso i 170 – 190 punti base (1,70 % - 1,90%), dal momento che i prezzi incorporavano alla vigilia un esito favorevole delle elezioni. Sul mercato delle azioni Italia, invece, prevediamo un incremento della volatilità non soltanto tra i finanziari, ma su tutti i titoli dell’indice FTSE MIB che ha superato di quasi il 6% il rendimento dell’EuroStoxx 600. Pensiamo inoltre che l’euro possa temporaneamente indebolirsi rispetto al dollaro” dichiarano gli esperti di AMUNDI che, pur mantenendo una leggera inclinazione verso gli asset rischiosi (le azioni in particolare), ritengono cruciale l’implementazione di coperture in portafoglio al fine di mitigare gli effetti di un possibile aumento della volatilità.