Amundi
PAC e PIR si incontrano nel nuovo fondo lanciato da Amundi
Il Fondo Accumulazione Italia PIR è pensato per coniugare la gradualità dell’investimento dei PAC con i benefici fiscali dei Piani individuali di risparmio.
22 Marzo 2018 08:00
Combinare i vantaggi dei PIR alla possibilità di investire in modo graduale. È questo l’obiettivo di Amundi Accumulazione PIR 2023, il fondo per la clientela retail italiana che va ad arricchire l’offerta relativa ai Piani individuali di risparmio di Amundi, già composta da quattro fondi.
Amundi Accumulazione Italia PIR 2023 adotta una politica di investimento che prevede la crescita progressiva dell’esposizione ai mercati azionari secondo l’applicazione di regole predefinite con riguardo alla frequenza ed alla misura degli investimenti. Tale meccanismo di accumulazione è assimilabile a quello realizzato con l’apertura di un PAC (Piano di Accumulo) che prevede il frazionamento dell’investimento in più rate con l’obiettivo di attenuare il rischio relativo al timing di investimento. La componente azionaria inziale del portafoglio al termine del periodo di collocamento, pari al 50%, viene incrementata su base trimestrale con la contestuale riduzione della componente obbligazionaria per giungere alla scadenza del fondo con una allocazione tendenziale del portafoglio costituita al 90% dalla componente azionaria e al 10% dalla componente obbligazionaria.
APPROFONDIMENTO
"PIR, anche le criticità diventano opportunità" intervista a Paolo Proli (VIDEO)
Il fondo Amundi Accumulazione Italia PIR 2023, sottoscrivibile dal 5 marzo al 4 giugno 2018 presso le filiali del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, investe in obbligazioni ed azioni principalmente emesse da imprese italiane e da imprese dell’UE con stabile organizzazione in Italia, con l’obiettivo di realizzare in un orizzonte temporale di 5 anni, una crescita significativa del capitale. Il profilo rischio/rendimento (SRRI) è pari a 6.
“Amundi Accumulazione Italia PIR 2023 integra la gamma di fondi PIR di Amundi, rispondendo all’esigenza di quei risparmiatori che intendono affrontare l’investimento azionario con un approccio graduale, caratteristica che ha determinato il successo dei PAC presso la clientela italiana” ha spiegato Paolo Proli, Head of Retail Distribution di Amundi SGR. “PAC e PIR rappresentano un connubio vincente per proporre soluzioni di investimento che consentano ai risparmiatori di accedere alle potenzialità di crescita dell’economia italiana, sostenendone il rilancio in atto e con un approccio di investimento diversificato, anche in relazione al timing di acquisto della componente azionaria del portafoglio, beneficiando altresì del vantaggio fiscale previsto dalla normativa”, ha aggiunto lo stesso Proli.
“Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia ha creduto fin dall’inizio nelle potenzialità dei PIR e al contributo che questi strumenti possono offrire sia ai nostri clienti, grazie agli importanti vantaggi fiscali, sia alle eccellenze imprenditoriali del nostro paese, grazie a un maggior accesso al mercato dei capitali” ha commentato Roberto Arosio, Responsabile Area Wealth Management e Prodotti di Risparmio del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia.
LE CARATTERISTICHE
Amundi Accumulazione Italia PIR 2023 adotta una politica di investimento che prevede la crescita progressiva dell’esposizione ai mercati azionari secondo l’applicazione di regole predefinite con riguardo alla frequenza ed alla misura degli investimenti. Tale meccanismo di accumulazione è assimilabile a quello realizzato con l’apertura di un PAC (Piano di Accumulo) che prevede il frazionamento dell’investimento in più rate con l’obiettivo di attenuare il rischio relativo al timing di investimento. La componente azionaria inziale del portafoglio al termine del periodo di collocamento, pari al 50%, viene incrementata su base trimestrale con la contestuale riduzione della componente obbligazionaria per giungere alla scadenza del fondo con una allocazione tendenziale del portafoglio costituita al 90% dalla componente azionaria e al 10% dalla componente obbligazionaria.
APPROFONDIMENTO
"PIR, anche le criticità diventano opportunità" intervista a Paolo Proli (VIDEO)
DOVE INVESTE
Il fondo Amundi Accumulazione Italia PIR 2023, sottoscrivibile dal 5 marzo al 4 giugno 2018 presso le filiali del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, investe in obbligazioni ed azioni principalmente emesse da imprese italiane e da imprese dell’UE con stabile organizzazione in Italia, con l’obiettivo di realizzare in un orizzonte temporale di 5 anni, una crescita significativa del capitale. Il profilo rischio/rendimento (SRRI) è pari a 6.
CONNUBIO INNOVATIVO
“Amundi Accumulazione Italia PIR 2023 integra la gamma di fondi PIR di Amundi, rispondendo all’esigenza di quei risparmiatori che intendono affrontare l’investimento azionario con un approccio graduale, caratteristica che ha determinato il successo dei PAC presso la clientela italiana” ha spiegato Paolo Proli, Head of Retail Distribution di Amundi SGR. “PAC e PIR rappresentano un connubio vincente per proporre soluzioni di investimento che consentano ai risparmiatori di accedere alle potenzialità di crescita dell’economia italiana, sostenendone il rilancio in atto e con un approccio di investimento diversificato, anche in relazione al timing di acquisto della componente azionaria del portafoglio, beneficiando altresì del vantaggio fiscale previsto dalla normativa”, ha aggiunto lo stesso Proli.
IMPRESE E VANTAGGI FISCALI
“Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia ha creduto fin dall’inizio nelle potenzialità dei PIR e al contributo che questi strumenti possono offrire sia ai nostri clienti, grazie agli importanti vantaggi fiscali, sia alle eccellenze imprenditoriali del nostro paese, grazie a un maggior accesso al mercato dei capitali” ha commentato Roberto Arosio, Responsabile Area Wealth Management e Prodotti di Risparmio del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia.