mercati emergenti

Valute, il potenziale valore ancora inespresso dalle monete emergenti

La crescita dinamica e le valutazioni attraenti rendono le valute dei mercati emergenti interessanti per gli investitori alla ricerca di una fonte di rendimento extra.

22 Marzo 2018 09:51

financialounge -  mercati emergenti mercati valutari Patrick Zweifel Pictet
Nell’ambito degli investimenti obbligazionari in valute estere i tassi di cambio costituiscono una aspetto di assoluto rilievo, soprattutto in una fase come l’attuale contraddistinta da flussi cedolari ai minimi storici.

LE VALUTE COME FONTE DI RENDIMENTO


“L’andamento delle valute può infatti erodere o aumentare i rendimenti di un portafoglio obbligazionario ed è per questa ragione che nelle nostre strategie sul debito dei mercati emergenti, li consideriamo come fonte separata di rischio e di rendimento” specifica Patrick Zweifel, Chief Economist di Pictet Asset Management che, in un’ottica di medio termine, intravede il potenziale per una rivalutazione delle valute dei paesi in via di sviluppo rispetto al dollaro USA, con un conseguente aumento dei rendimenti totali provenienti dal debito in valuta locale.

NEI PROSSIMI 5 ANNI CRESCITA AL 4,6%


“Nei prossimi cinque anni, prevediamo che la crescita dei mercati emergenti si attesti in media al 4,6% annuo, ovvero 300 punti base in più (+3,0%) rispetto a quella del mondo sviluppato” puntualizza Patrick Zweifel convinto che questa possa rivelarsi una fonte di sostegno per le quotazioni delle valute emergenti. Infatti, storicamente, è emersa una forte correlazione tra il differenziale di crescita del PIL reale tra i mercati emergenti e i mercati sviluppati e il tasso di cambio, con un ritardo di sei mesi: più ampio sarà il gap di crescita più debole sarà il dollaro rispetto ad un paniere di valute dei mercati emergenti.

APPROFONDIMENTO
Emergenti, il protezionismo di Trump è una minaccia per Messico e Vietnam

VALUTAZIONI E INFLAZIONE GIOCANO A FAVORE


Non solo. A fornire un supporto alle monete dei paesi in via di sviluppo contribuiscono pure le valutazioni e l’inflazione. Per quanto riguarda le valutazioni, secondo i modelli interni di Pictet AM, le valute dei mercati emergenti sono attualmente sottovalutate del 15% contro il dollaro USA e, inoltre, trattano su quotazioni che si collocano su livelli tra i più bassi degli ultimi due decenni. Per quanto riguarda invece i prezzi al consumo, il differenziale di inflazione tra paesi emergenti e sviluppati si posiziona a 140 punti base (ovvero +1,40%), cioè al livello minimo della storia recente: un elemento di notevole supporto alle quotazioni delle monete ‘emerging’.

APPROFONDIMENTO
Investimenti, distinguere tra la volatilità del breve e le opportunità di lungo termine

NON TUTTI I PAESI EMERGENTI SONO UGUALI


Certo, ammette Patrick Zweifel, non tutti i paesi emergenti sono uguali dal momento che ognuno di essi è mosso da circostanze e motori economici particolari, tassi di cambio e rendimenti delle obbligazioni differenti. Pertanto l’analisi dei singoli paesi e degli emittenti sarà indispensabile. Anche per quelle valute che mostreranno un tendenziale recupero, gli improvvisi balzi della volatilità a breve termine e le correzioni non possono essere affatto esclusi, sebbene la tendenza ad apprezzarsi, nel medio termine, dovrebbe rimanere intatta. “Per gli investitori nel debito dei mercati emergenti, si tratta di uno scenario che offre un’opportunità per accrescere ulteriormente i rendimenti attraverso l'assunzione di posizioni attive nelle valute rispetto agli indici di riferimento” conclude Patrick Zweifel.

Trending