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Azimut: espansione all’estero con una proposta inimitabile per l’Italia

Il valore del modello di business del Gruppo Azimut poggia sulla qualità della gestione attiva e sulle relazioni con i clienti: elementi fortemente integrati con l’elevata professionalità dei consulenti.

26 Marzo 2018 11:33

financialounge -  Azimut consulenza finanziaria EasyWatch fintech Sergio Albarelli
Le reti di consulenza si sono confermate anche nel 2017 uno dei pilastri dell’industria italiana del risparmio gestito contribuendo in modo importante non solo sotto il profilo dei flussi di sottoscrizione ma anche (e soprattutto) nell’ambito della consulenza ai risparmiatori. Un aspetto quest’ultimo che può rappresentare la chiave di successo per gli anni a venire in cui le sfide (a cominciare da quello sul fronte fintech) certo non mancheranno. Ne parliamo in questa intervista esclusiva con Sergio Albarelli, amministratore delegato del Gruppo Azimut, una delle più importanti tra le società di asset management e consulenza finanziaria quotate in Piazza Affari.

Nel 2017 Azimut ha registrato il record storico di raccolta netta annuale e il raggiungimento dell'obiettivo di masse totali previsto dal piano industriale con due anni di anticipo: com’è iniziato il 2018?

“Abbiamo archiviato il 2017 con un nuovo record storico di raccolta netta a 6,8 miliardi di euro, superando il dato già eccezionale registrato nel 2015. Un risultato che ci ha permesso di raggiungere l’obbiettivo del business plan 2019 di 50 miliardi di patrimonio totale in gestione con due anni di anticipo rispetto al previsto. Risultato quanto mai significativo perché conseguito in un contesto caratterizzato da tassi d'interesse accostati allo zero e da una ricerca di rendimento particolarmente faticosa. In queste condizioni è emerso ulteriormente il valore del nostro modello di business in cui la qualità della gestione attiva è fortemente integrata con l’elevata professionalità dei nostri consulenti finanziari così come la rilevanza della componente estera che nel 2017 ha contribuito per quasi la metà della raccolta totale.  I primi due mesi del nuovo anno, nonostante un incremento della volatilità, hanno seguito lo stesso passo e confermato l’andamento positivo. In questo momento, al di là dei numeri, siamo fortemente concentrati a migliorare l’asset mix dei portafogli con cui i clienti potranno affrontare al meglio i mesi a venire”.

Alcuni osservatori ritengono che il fintech (e in particolare i robo advisor ) eroderanno importanti quote di mercato alla consulenza finanziaria tradizionale: cosa ne pensate?

“La spinta competitiva generata da operatori fintech ha sicuramente accelerato i processi di digitalizzazione e l'attenzione verso l'innovazione tecnologica da parte degli operatori, ma i servizi di vera consulenza finanziaria difficilmente prescindono dall'intervento umano. I clienti infatti per risolvere le loro esigenze, soprattutto quelle più complesse, continuano a prediligere la relazione e il rapporto fiduciario instaurato con il proprio consulente. Tuttavia la sfida resta e per i consulenti ciò significa un aggiornamento costante e un perfezionamento continuo delle competenze”.

[caption id="attachment_124928" align="alignnone" width="212"]La copertina del numero di marzo di EasyWatch La copertina del numero di marzo di EasyWatch[/caption]

Azimut si sta caratterizzando per le soluzioni ad hoc per i consulenti finanziari del Gruppo sviluppate per affiancare i risparmiatori nelle attività di pianificazione del patrimonio e delle esigenze famigliari ed aziendali :quali gli elementi distintivi?

“La nostra totale indipendenza, la forte integrazione fra gestione e distribuzione, l’ampia diversificazione geografica ci permettono di presentarci sul mercato del risparmio gestito italiano con una proposta unica, difficilmente replicabile da altri operatori domestici del settore. Nell’ultimo periodo abbiamo lavorato a una revisione ed ottimizzazione della nostra gamma prodotti, in particolare dei fondi, per rendere ancora più efficiente l’offerta. Un contributo rilevante deriva dal Global Team di gestione, composto da 90 investment professionals di cui 20 analisti che seguono e monitorano i mercati finanziari 24 ore al giorno, con cui ampliamo le opportunità di generare alpha per la nostra clientela. Inoltre, abbiamo rafforzato la piattaforma delle soluzioni di wealth management con cui affianchiamo i clienti in tutte le loro esigenze di gestione del patrimonio, non solo legate alla dimensione strettamente finanziaria, ma con esigenze che spaziano dagli asset immobiliari al corporate fino al passaggio generazionale”.

Infine, come sta procedendo la vostra espansione all’estero?

“Siamo presenti in 17 paesi e le attività estere oggi rappresentano il 25% delle nostre masse totali, grazie anche a una raccolta che nel 2017 ha contribuito per quasi la metà dei flussi totali di gruppo. La nostra è una strategia a lungo termine che guarda ai mercati di paesi ad elevato potenziale di sviluppo ma quando è stata intrapresa la strada dell’internazionalizzazione, nel 2010, credo pochi avessero immaginato risultati simili in così poco tempo”.

Intervista tratta dalla rubrica “Dalle Reti di Consulenza” del mensile EasyWatch. Clicca qui per iscriverti e ricevere la tua copia

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