Marie-Laure Schaufelberger
Prevenzione, come ridurre i costi sanitari e migliorare la qualità della nostra vita
La crescita e l’invecchiamento della popolazione stanno rendendo difficile controllare i costi sanitari sempre in aumento: la prevenzione è la soluzione possibile
30 Marzo 2018 07:48
Quante volte abbiamo sentito ripetere che prevenire è meglio che curare? Ebbene proprio la prevenzione costituisce la soluzione possibile per rendere le spese sanitarie (e quindi un sistema sanitario universale per tutti) sostenibile anche in un contesto nel quale la crescita della popolazione e l’invecchiamento stanno rendendo difficile controllarne i costi. Si tratta di cifre enormi che potrebbero infatti non essere presto più sostenibili.
“La spesa per la sanità incide più del 10% (fonte: Current healthcare expenditure, Eurostat 2014) sul bilancio europeo di 14.800 miliardi di euro (fonte: National accounts and GDP, Eurostat 2018). In tutto il mondo, queste spese sono destinate ad aumentare ad oltre 7.000 miliardi di euro nel 2020, secondo le stime della società di consulenza (fonte: Global Health Care Sector Outlook, Deloitte 2017)” fa sapere Marie-Laure Schaufelberger, Product Specialist del fondo Pictet-Health di Pictet Asset Management che, tiene a ricordare come, peraltro, le spese per i farmaci rappresentano una quota modesta delle spese totali.
"Negli Stati Uniti che pure è il più grande mercato per servizi e prodotti sanitari, la spesa complessiva che comprende i farmaci con prescrizione si attesta al 10% (fonte: Peterson-Kaiser Health Systems Tracker, 2016). Al contrario oltre la metà dei costi è riconducibile alle voci relative a ospedali, medici e case di cura. La conclusione è che tra l’80% e il 90% dei costi sanitari è destinato a curare persone che sono già malate o disabili. Se ci si focalizzasse sulla prevenzione di questi disturbi, si potrebbero ricavare evidenti benefici e non soltanto in termini finanziari ma anche (e soprattutto) in termini di una migliore qualità della vita per grande parte della popolazione.
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Anche perchè la prevenzione può assumere tante forme. "Innanzitutto si deve puntare ad uno stile di vita sano", spiega Marie-Laure Schaufelberger. "a cominciare da comportamenti legati al buon senso, come smettere di fumare, mantenere il peso forma e tenere sotto controllo il colesterolo”. Come promuovere questa consapevolezza? Secondo Marie-Laure Schaufelberger si dovrebbero prevedere incentivi a favore di coloro che si impegnano a seguire queste buone pratiche.
E qui le aziende possono svolgere un ruolo determinante. Per esempio negli Stati Uniti le società promuovo iniziative che hanno proprio l’obiettivo di mantenere in salute il personale mettendo a disposizione incentivi e benefit ai dipendenti che si impegnano a mantiene uno stile di vita sano. “In un recente intervento alla Commissione del Senato americano su salute, istruzione, lavoro e pensioni, il CEO di Burd Health ha dichiarato che la sua società è riuscita ad abbattere i costi sanitari di circa il 40% e quello dei dipendenti del 10% grazie a un programma per il benessere fisico dei collaboratori. Solo il 15% dei dipendenti non ha aderito al programma” specifica Marie-Laure Schaufelberger
QUANTO INCIDE LA SPESA SANITARIA
“La spesa per la sanità incide più del 10% (fonte: Current healthcare expenditure, Eurostat 2014) sul bilancio europeo di 14.800 miliardi di euro (fonte: National accounts and GDP, Eurostat 2018). In tutto il mondo, queste spese sono destinate ad aumentare ad oltre 7.000 miliardi di euro nel 2020, secondo le stime della società di consulenza (fonte: Global Health Care Sector Outlook, Deloitte 2017)” fa sapere Marie-Laure Schaufelberger, Product Specialist del fondo Pictet-Health di Pictet Asset Management che, tiene a ricordare come, peraltro, le spese per i farmaci rappresentano una quota modesta delle spese totali.
IL 90% DELLE SPESE PER CHI E’ GIA’ AMMALATO
"Negli Stati Uniti che pure è il più grande mercato per servizi e prodotti sanitari, la spesa complessiva che comprende i farmaci con prescrizione si attesta al 10% (fonte: Peterson-Kaiser Health Systems Tracker, 2016). Al contrario oltre la metà dei costi è riconducibile alle voci relative a ospedali, medici e case di cura. La conclusione è che tra l’80% e il 90% dei costi sanitari è destinato a curare persone che sono già malate o disabili. Se ci si focalizzasse sulla prevenzione di questi disturbi, si potrebbero ricavare evidenti benefici e non soltanto in termini finanziari ma anche (e soprattutto) in termini di una migliore qualità della vita per grande parte della popolazione.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMALE VARIE FORME DELLA PREVENZIONE
Anche perchè la prevenzione può assumere tante forme. "Innanzitutto si deve puntare ad uno stile di vita sano", spiega Marie-Laure Schaufelberger. "a cominciare da comportamenti legati al buon senso, come smettere di fumare, mantenere il peso forma e tenere sotto controllo il colesterolo”. Come promuovere questa consapevolezza? Secondo Marie-Laure Schaufelberger si dovrebbero prevedere incentivi a favore di coloro che si impegnano a seguire queste buone pratiche.
IL RUOLO DETERMINANTE DELLE AZIENDE
E qui le aziende possono svolgere un ruolo determinante. Per esempio negli Stati Uniti le società promuovo iniziative che hanno proprio l’obiettivo di mantenere in salute il personale mettendo a disposizione incentivi e benefit ai dipendenti che si impegnano a mantiene uno stile di vita sano. “In un recente intervento alla Commissione del Senato americano su salute, istruzione, lavoro e pensioni, il CEO di Burd Health ha dichiarato che la sua società è riuscita ad abbattere i costi sanitari di circa il 40% e quello dei dipendenti del 10% grazie a un programma per il benessere fisico dei collaboratori. Solo il 15% dei dipendenti non ha aderito al programma” specifica Marie-Laure Schaufelberger
