Ethenea
Rischio high yield USA per gli investitori europei
Sebbene quest’anno, finora, il cambio eur/ USD non abbia influito sulla perfomance come nel 2017, gli high yield USA presentano almeno quattro fattori di rischio
30 Marzo 2018 08:00
Un ciclo economico americano in fase avanzata. Una curva dei tassi (ovvero il differenziale tra i tassi a breve , medio e lungo termine) europea più ripida. Valutazioni piuttosto elevate. I crescenti rischi protezionistici con conseguente pericolo di una guerra commerciale su vasta scala. Sono questi i quattro fattori che, secondo l’analisi di Simon Oeser, Portfolio Manager di Ethenea, incidono negativamente sugli high yield USA rendendo tale asset class un rischio per gli investitori europei.
D’altra parte già lo scorso anno l’andamento dell’investimento negli high yield USA è stato fortemente divergente tra gli investitori domestici (che hanno ricavato interessanti rendimenti in dollari Usd) e gli investitori europei (che, al contrario, hanno contabilizzato un apprezzamento di quasi il 15% dell'euro contro dollaro che ha determinato un saldo complessivo negativo prossimo ai 10 punti percentuali). Quest’anno, almeno finora, il fattore cambio non sembra essere altrettanto rilevante (dal momento che il fixing eur / usd sembra muoversi in un range di un paio di punti percentuali) mentre sia negli USA che in Europa gli spread del credito (ovvero i differenziali di rendimento delle obbligazioni societarie rispetto ai titoli di stato) si sono ampliati di circa 30 punti base
“In questo contesto, riteniamo che non sia un buon momento per un investitore europeo per entrare nel mercato high yield Usa, per quattro ragioni” sostiene Simon Oeser che al primo punto mette la fase avanzata del ciclo economico in America. In prospettiva 2019 / 2020 il tasso di incremento dei profitti aziendali statunitensi dovrebbe rallentare mentre l'inflazione dovrebbe crescere. Un contesto che implicherebbe un premio (rendimento) più elevato per i titoli high yield Usa: rendimenti che non sono affatto incorporati nelle attuale valutazioni.
In secondo luogo, per Simon Oeser, emerge un vantaggio per gli investitori europei legato ad una curva di tassi che attualmente è più ripida rispetto a quella americana. E’ vero che i rendimenti in usd oggi sono più allettanti ma per Simon Oeser gli investimenti in euro sono comunque da considerare più attraenti. In terzo luogo le valutazioni degli high yiled in usd restano tirate. “Pertanto, è importante essere altamente selettivi riguardo all'emittente e alla valutazione ed essere in grado di coprire attivamente il credito e il tasso di rischio in qualsiasi momento” specifica Simon Oeser che chiude con il quarto rischio
APPROFONDIMENTO
High Yield europei, fondamentali solidi e rendimenti più interessanti rispetto agli USA
“Il protezionismo potrebbe portare a una revisione dell'attuale quadro ottimista di crescita per il 2018, spingendo i mercati verso la modalità risk-off (inclinazione ad essere più prudenti e preferire le asset class ritenute più sicure rispetto a quelle, come l’high yield, con più rischi)” conclude Simon Oeser.
ANDAMENTI DIVERGENTI
D’altra parte già lo scorso anno l’andamento dell’investimento negli high yield USA è stato fortemente divergente tra gli investitori domestici (che hanno ricavato interessanti rendimenti in dollari Usd) e gli investitori europei (che, al contrario, hanno contabilizzato un apprezzamento di quasi il 15% dell'euro contro dollaro che ha determinato un saldo complessivo negativo prossimo ai 10 punti percentuali). Quest’anno, almeno finora, il fattore cambio non sembra essere altrettanto rilevante (dal momento che il fixing eur / usd sembra muoversi in un range di un paio di punti percentuali) mentre sia negli USA che in Europa gli spread del credito (ovvero i differenziali di rendimento delle obbligazioni societarie rispetto ai titoli di stato) si sono ampliati di circa 30 punti base
LE 4 RAGIONI CHE SCONSIGLIANO GLI HIGH YIELD USA
“In questo contesto, riteniamo che non sia un buon momento per un investitore europeo per entrare nel mercato high yield Usa, per quattro ragioni” sostiene Simon Oeser che al primo punto mette la fase avanzata del ciclo economico in America. In prospettiva 2019 / 2020 il tasso di incremento dei profitti aziendali statunitensi dovrebbe rallentare mentre l'inflazione dovrebbe crescere. Un contesto che implicherebbe un premio (rendimento) più elevato per i titoli high yield Usa: rendimenti che non sono affatto incorporati nelle attuale valutazioni.
CURVA DEI TASSI EUROPEA RIPIDA
In secondo luogo, per Simon Oeser, emerge un vantaggio per gli investitori europei legato ad una curva di tassi che attualmente è più ripida rispetto a quella americana. E’ vero che i rendimenti in usd oggi sono più allettanti ma per Simon Oeser gli investimenti in euro sono comunque da considerare più attraenti. In terzo luogo le valutazioni degli high yiled in usd restano tirate. “Pertanto, è importante essere altamente selettivi riguardo all'emittente e alla valutazione ed essere in grado di coprire attivamente il credito e il tasso di rischio in qualsiasi momento” specifica Simon Oeser che chiude con il quarto rischio
APPROFONDIMENTO
High Yield europei, fondamentali solidi e rendimenti più interessanti rispetto agli USA
IL PROTEZIONISMO ALIMENTA IL RISK OFF
“Il protezionismo potrebbe portare a una revisione dell'attuale quadro ottimista di crescita per il 2018, spingendo i mercati verso la modalità risk-off (inclinazione ad essere più prudenti e preferire le asset class ritenute più sicure rispetto a quelle, come l’high yield, con più rischi)” conclude Simon Oeser.