Anis Lahlou-Abid

Salone del Risparmio, Hill: "Brexit? Ora pensate alla UE che desiderate"

L'ex commissario europeo ha fatto il punto sulle conseguenze della Brexit. Big Data e innovazione tecnologica tra i temi affrontati nella giornata inaugurale.

10 Aprile 2018 17:21

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"Chi prenderà il posto occupato dal Regno Unito in tema di legislazione finanziaria? Non credo la Germania, forse la Francia. Per il governo italiano potrebbe essere un'opportunità... quando ne avrete uno". Sul palco del Salone del Risparmio Jonathan Hill, ex commissario europeo, dimostra che la Brexit non ha intaccato il suo english humor e sceglie l'ironia per lanciare uno dei temi principali del suo intervento. Tuttavia secondo Hill, che ha aperto l'edizione 2018 dell'evento dedicato al risparmio gestito organizzato da Assogestioni a Milano, la Brexit non è il preludio all'uscita di altri paesi. "Fondamentalmente in Gran Bretagna abbiamo sempre avuto un atteggiamento diverso rispetto agli altri paesi dell'UE, anche la nostra storia recente è stata diversa" ha spiegato l'ex commissario UE, aggiungendo che ora "con la nostra uscita" gli altri paesi europei possono pensare a che tipo di Unione vogliono "senza più dare la colpa a noi". Spostando poi l'attenzione sul futuro del Regno Unito, secondo Hill la Brexit avrà un impatto sul lungo termine e alcuni player saranno più colpiti di altri: "Ma la cosa importante per noi - ha concluso - è chiudere al più presto con la Brexit per aprire un capitolo nuovo e guardare al futuro".

Assente il ministro Padoan, il secondo e ultimo intervento della conferenza inaugurale è stato tenuto da NG Kok Song, a capo del Fondo Singapore Investment Corporation, che ha introdotto uno dei grandi temi d'investimento di questo periodo: quello dei mercati emergenti. "Negli ultimi anni - ha spiegato - il nostro fondo si è spostato costantemente verso i nostri "vicini" emergenti come India e Cina. Questo perché l'economia cinese, al momento, è così grande da essere inarrestabile e nei prossimi anni l'apertura del mercato dei capitali cinese agli investitori esteri rivoluzionerà il modo in cui investiamo nell'azionario". Parlando poi dello scontro sui dazi tra Cina e USA, NG Kok Song si è detto fiducioso sulla possibilità che si trovi una soluzione a breve, perché entrambi hanno troppo da perdere e perché esistono i presupposti per un'intesa tra Xi - coadiuvato da consiglieri estremamente competenti sull'economia globale - e Trump, che rimane comunque un businessman.

LE PAROLE DI CORCOS “


L'’industria del risparmio gestito deve guardare alle forze capaci di dare nuovo impulso alla nostra crescita, tra queste la creazione di un mercato unico europeo per il terzo pilastro previdenziale, che nel 2017 ha compiuto un passo decisivo”, è stata l'’esortazione del Presidente di Assogestioni Tommaso Corcos in occasione dell’apertura dei lavori della nona edizione del Salone del Risparmio. Nel discorso di apertura il presidente Assogestioni ha tracciato lo stato di salute dell’industria del risparmio gestito che ha salutato il 2018 con “straordinaria vivacità”. A partire dai Piani Individuali di Risparmio che hanno tagliato il traguardo del primo anno di vita con un risultato importante, diventando strumento fondamentale per supportare e canalizzare il risparmio verso l’economia reale e le PMI.

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INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN ITALIA


Tra i temi discussi durante la prima giornata del Salone del Risparmio, l'innovazione tecnologica ha occupato un posto di rilievo. Se n'è parlato durante la conferenza organizzata da JP Morgan Asset Management, che ha invitato Diego Ciulli, Public policy manager di Google Italia. "In Italia abbiamo potenziale tech inespresso - ha detto Ciulli - Il 63% delle imprese con più di 10 dipendenti non utilizza la tecnologia: qui ci sono opportunità di crescita. Anche se da noi non c'è spazio per grandi campioni del modello a torre (tipo Apple, ndr), dobbiamo puntare su modello "a piazza", dove anche una piccola azienda riesce ad essere dominante in una nicchia". Nel corso della stessa conferenza è intervenuto Anis Lahlou Abid, portfolio manager di J.P. Morgan AM, che ha illustrato le grandi possibilità di investimento nel comparto tecnologico europeo. "Quello che a me interessa, da gestore, non è trovare una buona società ma un buon investimento - ha spiegato Lahlou Abid - e per farlo devo intercettare, in fase di stock picking, lo spazio della curva di adozione di un prodotto che sta prima dell'utilizzo di massa. Lì si nasconde l'alpha".

BIG DATA


Un altro tema di investimento di assoluta importanza è quello dei Big Data, tema affrontato da Schroders in una delle conferenze di oggi in relazione a come trasformarli in "alpha". "Non è vero che i dati parlano da soli - ha spiegato Piercesare Secchi, professore di statistica politecnico di Milano - Ci servono, come in passato, per confermare o smentire degli assunti. Il problema non è avere grandi masse di dati e trovare le correlazioni ma leggerli sotto la luce di un modello. I dati sono importantissimi ma l'impresa dell'interpretarli non è semplice". Senza un modello di riferimento, ha ricordato Secchi, il rischio è di incappare in un "Big Data Winter" come quello dei dati sull'influenza raccolti da Google Flu. Successivamente è intervenuto Paolo Puggioni, machine learnign data scientist con un'esperienza al CERN e ora membro della Data Insight Unit di Schroders. Puggioni si è soffermato sul lavoro dell'unità: "Utilizziamo dati che non sono normalmente disponibili per i gestori e lavoriamo in collaborazione con loro. La nostra mission è apportare rigore scientifico alle decisioni di investimento, che vengono sempre prese dal gestore".

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